Jozef Gjura: promessa del cinema italiano tra recitazione e regia

Dal successo della trilogia ‘Sul più bello’ al debutto come autore con ‘Un piede nella fossa’, il giovane attore si racconta tra ambizioni e nuove sfide

C’è chi arriva sul palcoscenico per vocazione, e chi ci inciampa per caso, scoprendo una passione che non lo lascerà più.

Jozef Gjura appartiene a questa seconda categoria: un artista curioso, istintivo, capace di attraversare con naturalezza teatro, cinema, televisione e regia.

Marion Jhöaner

Nato a Scutari, in Albania, nel 1994, Jozef inizia la sua storia a Vercelli, dove un giorno, quasi per caso, nota una pubblicità di un corso di teatro. Quel piccolo depliant, ricorda, è stato “l’inizio di tutto”.

Da lì la scelta di dedicarsi alla formazione, fino al diploma alla Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, una delle fucine più prestigiose per la recitazione in Italia. 

Così racconta:

<< Quando ho trovato quel volantino tutti i miei amici ci hanno riso sopra, ma io la parola “teatro” l’ho presa sul serio. Non sapevo niente di teatro, non ci ero mai andato. So solo che quando sono salito sul palco per la prima volta c’è stato l’innamoramento. A me piace un sacco innamorarmi, lo faccio di continuo: a volte soffro, ma sti ca**i: solo innamorandosi ci si eleva veramente. A volte si teme l’innamoramento per paura delle delusioni, del rifiuto; molti non hanno coraggio di innamorarsi. Ma la sofferenza è qualcosa che infliggiamo a noi stessi, essa non fa parte dell’amore. Innamoratevi costantemente, e non solo delle persone, ma anche delle idee, delle cose, dei luoghi >> 

La sua prima esperienza importante arriva nel 2019, con ‘Il Gabbiano’ di Licia Lanera, spettacolo che esplora la solitudine e l’amore non corrisposto. È qui che Jozef impara a misurarsi con i tempi e i silenzi del palcoscenico, sviluppando quella sensibilità che oggi riconosciamo nei suoi personaggi.

Il grande pubblico lo conosce poco dopo, grazie alla trilogia di film ‘Sul più bello’, ‘Ancora più bello’ e ‘Sempre più bello’, in cui interpreta Jacopo, il migliore amico della protagonista Marta (Ludovica Francesconi), insieme a Jenny De Nucci. Ruolo dopo ruolo, la sua presenza sullo schermo diventa sempre più riconoscibile.

Parallelamente, si affaccia al mondo dei videoclip musicali, portando la sua energia anche in altri linguaggi visivi: prima in ‘Quarta rivoluzione industriale’ degli Eugenio in Via Di Gioia ed Elio, dove la sua ironia è al centro della scena; poi nel coloratissimo video di ‘MAIMAI’ di Levante, uscito il 6 giugno di quest’anno, in cui danza e recita dentro una coreografia che amplifica il significato del testo.

Nel 2023 arriva anche il riconoscimento della critica: Miglior attore esordiente al Glocal Film Festival di Torino, un premio che segna una tappa importante nel suo percorso. Nello stesso periodo torna sul palco, questa volta nei panni di Pietro, servo della balia di Giulietta, nella rivisitazione del ‘Romeo e Giulietta’ diretta da Mario Martone al Piccolo Teatro di Milano.

Il 2025 segna invece il debutto sulla scena internazionale con la miniserie Netflix ‘Il Gattopardo’, dove interpreta il senatore Tassoni, condividendo la scena con Kim Rossi Stuart, Saul Nanni e Benedetta Porcaroli.

Ma Jozef non è solo attore, oggi si dedica sempre più alla regia. Il suo primo corto, ‘Un piede nella fossa’ – ormai prossimo alla distribuzione – racconta la storia di un anziano che rifiuta di amputare il proprio piede, accettando la morte con dignità. Un racconto essenziale, poetico e crudele insieme, in cui Jozef compare anche come attore.

Dopo questa prima esperienza dietro la macchina da presa, ha capito che la via autoriale è la sua nuova vocazione: sta infatti lavorando anche a un lungometraggio e a uno spettacolo teatrale.

Come confessa lui stesso, il suo vero traguardo sarà “riuscire ad avvicinarsi alla poetica di Michelangelo Antonioni”, l’artista che più di tutti lo ha ispirato. 


Aggiornamento per la versione web:
Jozef Gjura ha inoltre recentemente partecipato come co-protagonista al video musicale di Levante, MAIMAI, affiancando l’artista in un progetto visivo di forte impatto narrativo e coreografico.

Il videoclip è una produzione VIVI srl, con regia e montaggio di Giacomo Triglia, che firma anche la sceneggiatura insieme a Stefania Giuffrè.
Executive producer Verdiana Vitti, DOP Lorenzo Invernici, coreografie di Macia Del Prete.

Il progetto conferma la versatilità di Gjura nel muoversi tra cinema, musica e linguaggi visivi contemporanei, rafforzando il suo percorso artistico anche nel mondo del videoclip d’autore.

About Author /

Noemi Lovaglio è nata a Pavullo, Modena, nel giugno 2005. Diplomata al Liceo di Scienze Umane nel 2024, ha deciso di proseguire gli studi iscrivendosi al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria presso l'Università di Reggio Emilia. Il suo obiettivo è quello di diventare maestra di ruolo nella scuola primaria e nel frattempo lavora come educatrice, mettendo in pratica le sue competenze e la sua passione per l'insegnamento. Ama coltivare le sue numerose passioni, tra cui la danza classica e moderna, e trova grande gioia nella lettura e nella scrittura. Il cinema e la musica sono altri due grandi amori, e grazie a Not Yet, riesce a combinare queste sue passioni in modo creativo e appassionante.

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