La sinestesia tra suono e visuale: la musica raccontata da Emiliano Cabona
Le note si trasformano in immagini attraverso gli scatti del fotografo genovese capace di immortalare l’intangibile attraverso la lente
Emiliano Cabona, nato a Genova nel 2002, è un giovane fotografo che sta costruendo un percorso unico nel panorama artistico contemporaneo.
La sua avventura con la fotografia inizia casualmente, grazie a un amico che gli scatta alcune foto durante una cena.
Come un colpo di fulmine, quell’incontro con l’obiettivo si rivela determinante: Cabona acquista una fotocamera e comincia a immortalare il mondo attorno a sé.

Oggi, Emiliano vive a Milano, dove si è trasferito per perfezionare la sua arte laureandosi presso lo IED.
La sua passione per la fotografia, iniziata come un hobby, è diventata il mezzo attraverso cui il giovane fotografo crea connessioni emotive tra sé, l’immagine e lo spettatore.
È profondamente influenzato da maestri come Martin Parr, dal quale ha assimilato l’uso audace del flash e l’approccio da reportage.
Tuttavia, ciò che distingue Cabona è il suo intento di raccontare la musica, un’arte intangibile, attraverso la fotografia.
La musica è un’esperienza emozionale, sfuggente e, per sua natura, invisibile, fotografarla significa cogliere l’energia che scaturisce dalle note e tradurla in immagini.




Cabona abbraccia questa sfida con una sensibilità unica, cercando di catturare non solo l’evento visivo, ma anche il significato emotivo dietro il ritratto. Le immagini diventano veicolo di suoni e sensazioni, come se la fotografia si trasformasse in un ponte tra scatto e spettatore.
Nel lavoro di Emiliano, suono e immagine si fondono in un dialogo continuo. La musica ispira la fotografia, guidando la composizione e il ritmo dello scatto.
Al contempo, la fotografia diventa un modo per rendere eterno un attimo musicale, che altrimenti svanirebbe nel tempo.
L’idea di Cabona, per il suo progetto ‘FIGGEU’, è proprio quella di esplorare la storia musicale della sua città natale, Genova. Nato come lavoro di tesi di laurea ma destinato secondo i desideri dell’autore ad una continuazione e alla pubblicazione, ‘FIGGEU’ promette di trasformare le vibrazioni sonore in un racconto visivo, capace di colpire lo spettatore e farlo riflettere.
Con l’obiettivo di immortalare ciò che non si vede, ma si sente, la fotografia di Emiliano Cabona diventa uno strumento per esplorare l’astratto e l’emozionale. Non immortala solo ciò che accade, ma ciò che sente, nella speranza che, anche i suoi spettatori, ascoltino guardando.









