A passo di danza fra presente e passato

Contretemps”, termine francese che letteralmente significa contrattempo, rappresenta anche un passo di danza ed è il titolo del nuovo cortometraggio della giovane regista Marion Jhöaner, che con grande destrezza dirige l’incontro tra un uomo contemporaneo e il fantasma di una donna di altri tempi, creando così un film dove il presente incontra il passato. Si tratta di un cortometraggio musicale nel quale i protagonisti si destreggiano in un balletto che ricorda la danza moderna e dove, fuggendo, sembrano scivolare come acqua tra le dita.

Marion, nata a Clemont-Ferrand in Francia, vive attualmente a Parigi e durante gli studi alla National School of Decorative Arts e al Edinburgh College of Arts in Scozia, ha diretto due cortometraggi, “Fruit défendu” (2017) e “Sur la terre des oranges” (2018), i quali, riguardanti storie di donne stravaganti e drammi familiari, sono stati acquistati da importanti canali televisivi come TV5 Monde e Ciné+

Questi non sono gli unici successi della regista: infatti in seguito ad un viaggio nei paesi nordici come Norvegia, Islanda, Scozia e isole Faroe in cui si è avventurata completamente da sola, desiderosa di avventurarsi nella natura selvaggia, ha girato due documentari riguardanti la vita dei pescatori e il legame dell’essere umano con la natura selvaggia, venendo premiata da numerosi festival francesi ed esteri.

Marion Jhöaner

Nel 2020 è stata selezionata per l’emergence Prize della scuola e istituizione Scam, con il documentario “Synti, Synti (The flayed island), un documentario che racconta la storia di Guðlaugur Friðþorsson, unico marinaio sopravvissuto all’affondo dell’Hellisey avvenuto nel 1984 nel sud dell’Islanda, che trascorse la notte attraversando l’oceano fino alla sua isola. Tramite la storia di questo pescatore, scopriamo il rapporto degli abitanti di Heimaey con la natura ammaliante e pericolosa dell’isola.

Attualmente Marion sta lavorando a diversi progetti: “What comes at night” che uscirà nell’estate del 2021, “Sleepless” prodotto da Marabout films e “Oagortog” prodotto da Azadi production, tutti lungometraggi che ritrovano collegamenti nella natura e nei numerosi viaggi della regista.