Nicolò Bassetto: lo zoom che buca il soggetto e ne coglie lo stato dell’essere
Il percorso del regista trevisano, ispirato dal cinema francese e orientale, che spazia dal mondo musicale alle produzioni pubblicitarie
Nicolò Bassetto è un regista classe ‘98, nato in un paesino della provincia di Treviso e attualmente residente a Milano. La sua attività nel campo dei videoclip musicali, delle campagne di moda, sport, pubblicitarie e documentaristiche è iniziata concretamente nel 2020 dopo aver concluso il percorso universitario che lo ha portato ad una laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale.
Grazie al periodo della pandemia, che gli ha permesso di avere maggior tempo libero da dedicare ai suoi interessi, si è avvicinato al cinema francese e a quello orientale, prendendo spunto per le prime produzioni da artisti come Leos Carax, Sion Sono, Michel Gondry, Harmony Korine e Wong Kar-wai.

La capacità di Bassetto è quella di applicare nei suoi video la metodologia usata nell’approccio grafico, di ricerca dei simboli e analogie di significato.
Fondamentale è anche l’utilizzo dello zoom che rappresenta per il registra la chiave per comprendere uno stato dell’essere, proprio perché va oltre l’apparenza e si concentra sul dettaglio.
L’idea è quella di far provare attraverso i sensi o la loro mancanza ciò che i protagonisti vivono all’interno della narrazione.
Il trasferimento a Milano lo ha portato a collaborare con diverse case di produzione quali: Borotalco, Circular, E-ventures. Nel 2023 è direttore del videoclip per la canzone portata a Sanremo dai Colla Zio dal titolo ‘Non mi va’ e anche quello dei Santi Francesi per Sanremo giovani dal titolo ‘Occhi tristi’, con cui collaborerà nuovamente a Sanremo Big nel 2024 per il brano ‘L’amore in bocca’.
Sempre l’anno scorso, ha diretto videoclip di diversi artisti emergenti come Lamante, (giovane artista punk) con ‘Non chiamarmi bella’ – candidato a diversi festival internazionali e italiani – e ‘ L’ultimo piano’.
Il primo nasce dalla volontà di dare vita ad un sogno fatto dall’artista e realizzare una fiaba nera, dove i due sessi si scontrano a chi grida più forte.
Le poche situazioni narrative sono arricchite con i suoni e espresse tramite contrasti di colore: gli abiti bianchi delle donne, il verde della vallata e il rosso del succo del melograno.
Il secondo è un viaggio quasi dantesco nelle stanze della vita di Giorgia (Lamante), mentre all’esterno bussa l’inferno degli uguali, dove tutto viene livellato allo stesso modo: i corpi diventano ombre, gli oggetti amuleti e i luoghi dei vuoti. Grazie a questo progetto Bassetto riesce a partecipare al festival Videoclip Italia Awards nel 2024, e a guadagnarsi il premio per miglior videoclip low budget, oltre che la candidatura a miglior regista under 25. In questa occasione è stato candidato anche il suo video per la band post rock bolognese Leatherette in altre due categorie.
Oltre ai videoclip, si è occupato anche della direzione di video per campagne pubblicitarie tra cui: Hoka, Cape-Horn, Ermanno Scervino, NSS magazine; della realizzazione di due short-documentary per Artribune su Cleto Munari e su l’archivio storico di Fila, e di un cortometraggio dal titolo ‘52 gallerie’ che è stato presentato alla Veneto Film Commission.
Il suo prossimo obiettivo è quello di spostarsi sempre più all’interno dell’ambiente cinematografico per dedicarsi a lavori biografici, incrementare le collaborazioni internazionali oltre che realizzare qualcosa di proprio a Milano.