Not Yet issue #10: out now

Le arti visive sono un territorio in perenne movimento, un luogo dove le forme scivolano, si mescolano e aprono spiragli su ciò che di solito sfugge all’occhio distratto.

È lì, tra le pieghe dell’immagine, che emergono intuizioni e significati nascosti, pronti a guidarci oltre la superficie.

Il numero #10 di Not Yet raccoglie storie, voci e visioni che abitano questi spazi di confine, raccontando una creatività contemporanea che non si lascia ingabbiare.

Ogni contributo propone un modo unico di intendere l’immagine come ponte, incontro, relazione.

Dall’arte murale di Igor Scalisi, che abbandona le gallerie per lavorare nei quartieri popolari dove cerca di risvegliare attraverso l’arte un senso di comunità e coscienza urbana, a quella di Nicola Alessandrini, mosso dall’idea che ognuno possieda una cultura visiva unica costituita da esperienze, suggestioni e rielaborazioni personali.

Nell’illustrazione e nell’editoria, l’ispirazione si muove verso i più disparati ambiti: c’è chi come Alessandra Bruni riesce a riflettere emozioni collettive attraverso la creatività e la condivisione, chi come Simone Colongo ha saputo raccontare al pubblico il mondo dello sport veicolato attraverso le immagini, o chi come Mar Ordonez, con la sua casa editrice sperimentale Absurda, reinventa la tradizionale fotonovela fondendo fotografia analogica, narrazione letteraria, linguaggi del cinema.

Tra i grandi talenti del mondo dell’animazione spicca invece Virgilio Villoresi, regista e visionario, capace di trasformare ogni immagine in poesia visiva. Nell’undicesimo issue trova poi largo spazio la fotografia, dedicata a una sempre maggior ricerca di autenticità e trasversalità. 

Nel settore della moda ne sono un esempio i lavori di Monica Lazzarato – che scava oltre la superficie estetica e visiva del soggetto per raccontare dimensioni diverse –, di Alessia Banterla – Miglior Ritrattista dell’Anno 2025, che mette al centro la persona, esaltandone unicità ed essenza e vede nella moda un linguaggio da interpretare con sensibilità e sguardo critico – e di Tonya Matyu – specializzata nei backstage delle fashion week, dove cattura il lato più reale e intimo di un mondo spesso costruito sulle apparenze –.

L’indagine fotografica volta a una resa autentica della contemporaneità emerge anche in contesti più quotidiani: come dimostra lo street photographer newyorkese Willie Velazquez che con il suo approccio istintivo veicola una città più cruda ma anche più vera.

O come nel mondo del clubbing Nausicaa Albanese cattura con il flash la comunità queer, ridando ai corpi una dignità che valorizzi l’unicità del soggetto.

Le discipline si confondono poi nella fotografia condivisa di Francesco Capaccioni d’ispirazione romantica, cinematografica e pittorica.

Una pittoricità che ritorna negli scatti di Fabiana Amato ma in ambito musicale, dove protagonista sono palco, festival ed eventi con un intento inclusivo e contro le logiche maschiliste del settore. 

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