Art

Valentina Sergi: fotografare catturando gli opposti

Un occhio capace di captare, tra la moda e la vita quotidiana, immagini aperte all’interpretazione dell’osservatore

Creare arte mantenendo una propria unicità e personalità non è certo una capacità propria di chiunque, soprattutto se l’arte in questione è quella fotografica: immobilizzata in una posizione e passibile di osservazione attenta e scrupolosa.

È proprio su questi elementi di staticità e giudizio esterni che Valentina Sergi sembra aver incentrato la sua missione artistica e personale.

C’è una forza che scorre tra le sue immagini, un filo invisibile che lega mondi apparentemente opposti.

Valentina Sergi.

Da un lato, la decisione netta, quasi scultorea, delle sue fotografie di moda. Dall’altro, l’armonia naturale, spontanea, che avvolge le scene di vita quotidiana catturate dal suo sguardo.

Valentina non si limita a scattare: ascolta la realtà, la traduce in luce e ombra, in geometrie e movimenti impercettibili, lasciando che l’osservatore completi il quadro con la propria storia.

Nata a Maglie e cresciuta a Cursi, due piccoli paesini in provincia di Lecce, Valentina sembra utilizzare l’arte per creare mondi paralleli e sconfinati.

Con una fascinazione per la moda che proviene dalla sua infanzia e dalla storia che la lega alla nonna, una volta finito il liceo classico decide di assecondare la sua passione e nel 2016 intraprende un corso di progettazione moda presso l’Istituto Cordella Fashion School, dove si diploma come Fashion Designer, Stylist & Photographer.

Improvvisamente, nell’arte di catturare immagini e renderle immortali, rimane folgorata dalla capacità comunicativa che le fotografie sono in grado di conservare anche a distanza di anni.

Seguendo il proprio istinto e la propria passione ancora una volta, decide di calarsi in questo mondo frequentando un corso che le permette di approcciarsi alla fotografia concettuale, editoriale, paesaggistica e progettuale. Il suo talento comincia a spiccare e la porta a vincere una borsa di studio che la fa approdare a Milano, presso l’Istituto Italiano di Fotografia. 

Valentina ha un’incredibile capacità di essere provocatoria e innovatrice, conservando però un animo morbido e immerso nella semplicità.

Le sue immagini di moda sono un manifesto di fermezza. I soggetti non sono mai fragili, mai incerti: posano con una consapevolezza che sembra scolpita nel tempo, con sguardi che non lasciano spazio al caso. Qui, la luce è decisa, quasi teatrale, taglia i contorni e li rende vivi, vibranti.

Ogni scatto è una dichiarazione di identità, un invito a riconoscere il potere racchiuso nell’attimo. La sua priorità, in questo tipo di fotografia, sembra essere la comunicazione di messaggi sottesi che è l’osservatore a dover captare e assemblare aggiungendo il proprio bagaglio di vita.

Due tra i tanti esempi che si possono fare sono il progetto ‘I wish you roses’, che approfondisce la relazione oscura e velenosa tra due amanti mettendone in luce la tossicità e la forza distruttiva, e ‘G¿RLY’, che cerca di superare lo stigma della donna vista come una bambola di porcellana dando la possibilità di ricreare una narrativa che muova da una totale libertà di definizione e azione.

Eppure, quando lo scenario cambia e Valentina si immerge nella quotidianità, qualcosa muta. La rigidità lascia spazio alla fluidità, alla dolcezza di gesti spontanei, alla luce che accarezza anziché scolpire. I suoi ritratti di vita raccontano il tempo che scorre, l’intimità dei dettagli, il calore di un’ombra al tramonto.

Qui, l’armonia prende il sopravvento, ma non soffoca mai la sua cifra stilistica: ogni scatto conserva la stessa forza, la stessa capacità di raccontare senza svelare tutto. Il fulcro della sua arte sembra essere proprio questo: lasciare spazio. Creare immagini che non impongano, ma che suggeriscano.

Ogni osservatore trova il proprio significato, il proprio riflesso nei suoi scatti, completando il quadro con il suo vissuto personale. La sua fotografia è un dialogo silenzioso tra chi guarda e chi è ritratto, un ponte tra l’intenzionalità dell’artista e l’immaginazione di chi osserva.

Forse è proprio questo suo movimento tra gli opposti che rende il suo lavoro così magnetico. In ogni immagine, c’è un equilibrio sottile, un respiro che racconta la bellezza dell’incertezza, la forza della libertà.

E forse è questo il segreto dell’arte per eccellenza: lasciare che ognuno vi trovi il proprio senso.

Valentina Sergi.

About Author /

Classe 2000, Eleonora Iseppi cresce in un piccolo paesino di campagna in provincia di Modena dove, fin da piccola, si allena spasmodicamente a ricercare la meraviglia nel quotidiano. Laureata in Filosofia presso l’Università di Bologna e attualmente studentessa di Scienze Filosofiche, coltiva da sempre la passione per la scrittura in ogni sua forma e desidera, tramite questa, arrivare all’anima delle persone e comunicare il mondo tramite lenti differenti. Appassionata di prosa, poesia, fotografia e teatro, crede nell’arte come mezzo per raggiungere l’intima profondità che cela l’essenza di ogni individuo.

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