Alla scoperta dell’alter ego di Angelica Squicciarini: LaSoubrette, performer e autrice pugliese
Lavora sulla caratterizzazione di figure che esaltano i paradossi della società contemporanea, unendo la tradizione cabarettistica a estetiche inaspettate. Le sue opere, stratificate nella ricerca su forme e contenuti, si articolano in diversi formati: performance site-generic, spettacolo frontale, fotografia e video.
La sua ricerca artistica è incentrata sull’impatto sociale del comfort, evidenziando l’ironia e la relazione tra spettatore e performer come elementi chiave del linguaggio coreografico.
Nel 2020 fonda Mo è, agenzia creativa di comunicazione: uno studio di artisti associati che ridefinisce l’immaginario collettivo attraverso un’estetica originale dei contenuti e della forma.

“Artisti, artigiani, presidenti, attività commerciali, Massimo Ranieri, sindaci ed eventi: contattateci! Quando? Mo è!”
– Angelica Squicciarini
Ma chi è La Soubrette? Si definisce come una madamazza dell’Ottocento in carriera color giallo papera.

“Santa femmina, sposata, con figli e con scarpe da sciura, ha una pappagorgious enorme”.
– Angelica Squicciarini
E poi tutti, tutti, tutti i personaggi che verranno… Da poco è anche formica, dopo la nascita de ‘L’elefante e la formica’: l’ultimo progetto di Angelica andato in scena il 25 maggio di quest’anno al Teatro Fontana di Milano per il Festival Exister prodotto da DanceHausPiù, affiancata sul palco da Nicola Lorusso e Filippo Ermanno Pizzocri con i costumi del designer Filippo Laterza e l’assistenza alla regia di Beatrice Botticini.
Si tratta dl racconto di un banale divorzio che intrappola nel vortice della malinconia la protagonista Patrizia e travolge due “proboscidi” nella passione dell’amore. Un indagine volta a scoprire chi sia il terzo incomodo in questo valzer romantico, rigorosamente riservato a solamente due individui dall’inizio alla fine. Lo svilente tentativo di Patrizia di chiarire la vicenda con tutti i mezzi a sua disposizione non fa altro che ingigantire una storia d’amore fiabesca, della quale lei è soltanto la voce narrante. Ma diciamocelo: può forse una formica romantica non raccontare un amore tra due falsi parenti innamorati?

‘L’elefante e la formica’ è una lettura performativa la cui trama invita lo spettatore alla riflessione sull’amore, sulle scelte personali e sui complessi intrecci famigliari. Attraverso un confronto con le norme sociali, questa narrazione ironica esalta la singolarità di ogni storia d’amore spingendo al tempo stesso ad abbracciare la diversità e l’inclusione.
E cos’è l’ironia per la Soubrette?
“L’ironia è potenza, mascherare e rivelare tutto ciò che vuoi con una risata. La mia poetica ruota completamente attorno all’ironia: nasce dalla scrittura, dai luoghi, dai costumi, dal movimento… e arriva, infine, nelle sopracciglia di chi guarda. È una chiave narrativa che mi consente di parlare di temi necessari senza rinunciare alla possibilità di leggerezza”.
– Angelica Squicciarini







