Art

Alla scoperta dell’alter ego di Angelica Squicciarini: LaSoubrette, performer e autrice pugliese

Lavora sulla caratterizzazione di figure che esaltano i paradossi della società contemporanea, unendo la tradizione cabarettistica a estetiche inaspettate. Le sue opere, stratificate nella ricerca su forme e contenuti, si articolano in diversi formati: performance site-generic, spettacolo frontale, fotografia e video. 

La sua ricerca artistica è incentrata sull’impatto sociale del comfort, evidenziando l’ironia e la relazione tra spettatore e performer come elementi chiave del linguaggio coreografico. 

Nel 2020 fonda Mo è, agenzia creativa di comunicazione: uno studio di artisti associati che ridefinisce l’immaginario collettivo attraverso un’estetica originale dei contenuti e della forma. 

Angelica Squicciarini, in arte La Soubrette, foto di Francesca Napolitano.

Artisti, artigiani, presidenti, attività commerciali, Massimo Ranieri, sindaci ed eventi: contattateci! Quando? Mo è!”

– Angelica Squicciarini

Ma chi è La Soubrette? Si definisce come una madamazza dell’Ottocento in carriera color giallo papera.

Fotografia di Andrea Maia.

“Santa femmina, sposata, con figli e con scarpe da sciura, ha una pappagorgious enorme”.

– Angelica Squicciarini

E poi tutti, tutti, tutti i personaggi che verranno… Da poco è anche formica, dopo la nascita de ‘L’elefante e la formica’: l’ultimo progetto di Angelica andato in scena il 25 maggio di quest’anno al Teatro Fontana di Milano per il Festival Exister prodotto da DanceHausPiù, affiancata sul palco da Nicola Lorusso e Filippo Ermanno Pizzocri con i costumi del designer Filippo Laterza e l’assistenza alla regia di Beatrice Botticini

Si tratta dl racconto di un banale divorzio che intrappola nel vortice della malinconia la protagonista Patrizia e travolge due “proboscidi” nella passione dell’amore. Un indagine volta a scoprire chi sia il terzo incomodo in questo valzer romantico, rigorosamente riservato a solamente due individui dall’inizio alla fine. Lo svilente tentativo di Patrizia di chiarire la vicenda con tutti i mezzi a sua disposizione non fa altro che ingigantire una storia d’amore fiabesca, della quale lei è soltanto la voce narrante. Ma diciamocelo: può forse una formica romantica non raccontare un amore tra due falsi parenti innamorati? 

La Soubrette in ‘L’elefante e la formica’, fotografia di Antonio Zappulla.

‘L’elefante e la formica’ è una lettura performativa la cui trama invita lo spettatore alla riflessione sull’amore, sulle scelte personali e sui complessi intrecci famigliari. Attraverso un confronto con le norme sociali, questa narrazione ironica esalta la singolarità di ogni storia d’amore spingendo al tempo stesso ad abbracciare la diversità e l’inclusione. 

E cos’è l’ironia per la Soubrette? 

“L’ironia è potenza, mascherare e rivelare tutto ciò che vuoi con una risata. La mia poetica ruota completamente attorno all’ironia: nasce dalla scrittura, dai luoghi, dai costumi, dal movimento… e arriva, infine, nelle sopracciglia di chi guarda. È una chiave narrativa che mi consente di parlare di temi necessari senza rinunciare alla possibilità di leggerezza”.

– Angelica Squicciarini

About Author /

Annapaola Matera, nata nel 1999, è attualmente studentessa di Economia e manager con una fervente passione per l'imprenditoria giovanile e lo sviluppo del talento umano. Dopo l’esperienza maturata durante il suo periodo come autrice all'interno della redazione ragazzi del Messaggero Veneto ha ampliato il suo coinvolgimento scrivendo anche per Not Yet, arricchendo ulteriormente il suo bagaglio di conoscenze nell'ambito imprenditoriale e comunicativo.

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