Francesco Agostini, la ricerca di un equilibrio estetico che “suoni bene”
Da CULTO Productions a ‘Footballization’ fino a Gate 17: i numerosi progetti di una mente capace di spaziare poliedricamente nel mondo creativo
Nato a Pesaro, classe ’92, sin da adolescente Francescoo Agostini cerca di attirare a sé le influenze donate dalla sua città natale, così inizia a conoscere e ad avvicinarsi alla scena underground e al mondo delle band, entrando sempre più in contatto con l’arte e la musica.
Quest’ultima in particolar modo si converte in una passione ad oggi immutata: comincia a suonare il piano, poi la chitarra e infine si approccia al canto.
Sperimenta con vari generi musicali, dal distorto all’etereo, mostrando una versatilità d’impatto per il suo lavoro, ciò lo porta a comporre continuamente e ad essere sempre circondato dalla musica sotto aspetti differenti.

All’età di 20 anni fa un tour con la sua band, i Barely Awake, un’esperienza contesa tra Europa e Russia che Francesco definisce come “fondamentale”, poiché gli garantisce la possibilità di creare qualcosa di nuovo, di plasmare la sua esperienza in un gruppo musicale. Si manifesta la volontà di aprirsi al confronto con altre persone e, soprattutto, aumentano le occasioni di viaggiare.
Insieme alla musica nasce l’interesse per il filmmaking, inizia così a realizzare i primi videoclip dei Barely Awake e da qui si apre un mondo nuovo: il racconto visivo e tutti i suoi potenziali, che sono successivamente divenuti un mestiere vero e proprio.

Il periodo tra il 2015 e il 2019 è per Francesco estremamente produttivo e ricco di viaggi: filma vari documentari tra cui ‘Footballization’, un docu-film co-diretto da lui e Francesco Furiassi e ideato da Stefano Fogliata che vediamo anche come protagonista. Il progetto, focalizzato sul calcio inteso come “scala sociale” per i ragazzi palestinesi e siriani nei campi profughi di Beirut in Libano, è stato proiettato in diversi cinema d’Italia e distribuito in vari festival in giro per il mondo.
Nel 2020 fonda insieme a sua moglie Natalia Nieves Iszakovits – art director e fotografa -, Giacomo Terracciano, Eugenio Mazzone e Marco Bonci il progetto collettivo Gate 17, un co-working con sede a Pesaro.
A seguito di questo progetto, Francesco e il suo socio Marco Bonci danno vita a CULTO Productions, una casa di produzione video e fotografica che si basa su una metodologia lavorativa ben definita ma umanamente sostenibile.
Grazie a quest’ultimo lavoro si innesca nei due soci la voglia di crescere sempre di più e di realizzare delle produzioni che possano rispecchiare la loro visione e il loro modo di fare.
CULTO rappresenta un po’ il suo marchio di fabbrica: un progetto che si fonda sul condividere idee e passioni, rendendolo più umano e interessante.
“Nel futuro vorrei far crescere CULTO ed avere la possibilità di esplorare di più a livello creativo e artistico. Sogno un futuro in cui la mia casa di produzione cresca e in cui possa, allo stesso tempo, mantenere viva la vena sperimentale e visionaria, senza perdere di vista la tecnica, l’empatia e la condivisione“.
– Francesco Agostini

L’attenzione alla “sonorità” acustica e atmosferica si rivela un elemento chiave per il successo e l’impatto emotivo di Francesco Agostini. Il suo è un mondo in cui acustica e atmosfera dialogano, favorendo un’esperienza sensoriale che lega insieme immagini e suoni. Ogni esperienza vissuta si trasforma in uno strumento di apprendimento. Dalla sperimentazione tecnica alla pianificazione di spazi e progetti, emerge un filo conduttore: la ricerca di un’armonia intrinseca in tutto ciò che lo circonda.

“Mi piace che tutto “suoni bene”, anche i luoghi in cui lavoro e vivo”, confida, sottolineando come l’organizzazione, parallelamente alla sperimentazione, rappresenti per lui un trampolino per ampliare la propria visione creativa.
“L’Ulivo”, come Agostini soprannomina il luogo dove quotidianamente lavora e sperimenta, è il risultato di questa ricerca di equilibrio tra “ordine e caos”: un laboratorio e studio di registrazione davanti casa sua che riflette al meglio la sua dimensione ideale, nel quale trova ispirazione e si diletta allo sviluppo delle sue idee, grazie alla sua gatta – che gli fa un po’ da musa – e all’atmosfera naturale e riservata:
“Amo condividere progetti con altre persone ma sono anche un individuo che ama tanto la solitudine. Cerco sempre di mantenere un equilibrio: ho bisogno di entrambe le dimensioni”.
– Francesco Agostini

Il risultato del lavoro di Francesco Agostini è un connubio tra leggerezza e profondità. Il suo è un approccio che dimostra come la curiosità, unita a una solida capacità di pianificare e a una mente aperta, possa generare risultati originali e poliedrici.
