Martina Attili: nel buio, la musica ci può salvare
I brani toccanti e introspettivi della cantautrice romana ci ricordano che siamo esseri fragili, “facili alla rottura”, ma non per questo soli
Fragilità emotive, paure silenziose, disagi interiori e quel senso di incomprensione che spesso accompagna la crescita: è di questo e molto altro che Martina Attili, cantautrice romana classe 2001, ci parla nelle sue canzoni.
Ma la cosa davvero speciale è il modo in cui lo fa: tutti si possono riconoscere e possono finalmente smettere di sentirsi soli. Ad esempio, avete presente quella sensazione di vuoto e di disperazione che si prova quando si è costretti a dire addio?
Martina Attili è bravissima a descriverla o, meglio, a cantarla in ‘Occhi Blu’, un racconto intimo che cattura l’emozione dell’ultimo saluto tra un padre e una figlia.
Nonostante il dolore e la tristezza dell’addio, ad emergere con forza sono la tenerezza e la cura per gli affetti più preziosi.
La canzone celebra l’amore e le connessioni profonde, attraverso un dialogo ricco di riferimenti ai piccoli gesti quotidiani.
“Ho scritto ‘Occhi blu’ nel 2020, dopo aver sentito al telegiornale il racconto di una donna che aveva dovuto salutare per l’ultima volta suo padre in videochiamata a causa del covid”, racconta Martina a proposito del brano.
L’arrangiamento, dominato dal pianoforte, amplifica l’intensità emotiva del brano, lasciando spazio all’interpretazione toccante di Martina Attili, che torna con la sua voce di una delicatezza eterea.
‘Occhi Blu’, prodotta da Davide Gobello per ZooDischi e distribuita da ADA Music Italy, parla di distanze, ma anche di vicinanza, in un periodo in cui l’amore è stato costretto a trovare nuove forme per esprimersi:
Ora ho bisogno che tu sia più forte di me
Ma è una cosa che fai da sempre
Non mollare adesso, continua a sorridere
Ti ho messa al mondo per questo
Per vederti vivere
Ma credo mi riesca meglio
Da un piccolo spazio di cielo
Da lì spingerò una stella
Per ogni tuo desiderio


Non è per nulla semplice affrontare da soli le proprie paure, e la cosa bella dell’ascoltare la musica di Martina è che, in fondo, tutti noi possiamo ritrovarci in almeno una delle sue canzoni. Ansia, solitudine e costante ricerca di libertà sono solo alcuni dei temi da lei trattati. Ognuno di noi ha i propri punti deboli, le proprie vulnerabilità e l’obiettivo della cantautrice sembra essere proprio quello di buttarle fuori, in musica, trasformandole in punti di forza e in prese di coscienza.
Come ha fatto in ‘Eva e Adamo’, anche questo prodotto da ZooDischi e distribuito ADA Music Italy, in cui racconta la storia di una bambina di dieci anni che, dopo essere rimasta incinta a seguito di una violenza subita, ha dovuto affrontare un lungo e difficile percorso per riuscire a interrompere la gravidanza, in seguito all’annullamento della sentenza sul diritto all’aborto.
Martina spiega:
“Tre giorni dopo la decisione della Corte Suprema di cancellare la storica sentenza sul diritto all’aborto, Caitlin Bernand, ginecologa di Indianapolis, riceve la chiamata da un collega di uno Stato vicino, l’Ohio: c’è una bambina di dieci anni vittima di stupro, incinta”. Proprio da questa vicenda straziante nasce il brano.
È pura la musica di Martina, la sua è una penna che sa raccontare la verità. Quella verità che molti hanno paura di accettare. Lei ci ricorda che siamo esseri fragili, “facili alla rottura”, ma non per questo soli. E per tutte quelle volte che ci sentiamo persi, sappiamo che i suoi pezzi sono per noi un porto sicuro.
Ne è un esempio il suo ultimo singolo ‘Signorina rivoluzione’, in cui Martina canta il senso di trasformazione che accompagna l’età dei vent’anni: un periodo di profonde metamorfosi, proprio come una rivoluzione, dopo la quale nulla è più come prima.
Il brano, l’ultimo ad anticipare il nuovo album della cantautrice uscito venerdì 9 maggio, si presenta come la sintesi di un viaggio emozionale tra sicurezze che crollano e nuove verità da costruire.
Con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di trasmettere emozioni autentiche, Martina Attili si dimostra una certezza nel panorama musicale italiano: “c’est la révolution!” e lei si fa da guida, in particolar modo per le nuove generazioni. Non dobbiamo dimenticare che l’adolescenza è in sé e per sé una rivoluzione, innanzitutto cerebrale,e per i giovani la ricerca di novità corrisponde sostanzialmente alla ricerca di sensazioni forti. Sensazioni che Martina, attraverso la sua musica, è in grado di raccontare: come se stesse dirigendo un coro in cui tutti eseguono lo stesso brano ma ognuno con il proprio timbro e tonalità. È questo che percepiamo ascoltando le canzoni di Martina Attili, una vera a propria “signorina rivoluzione”.
Aggiornamento per la versione web:
Dal 16 settembre, Martina Attili sarà protagonista della web serie OVERACTING su YouTube (regia Pier Glionna, scritta Marco Pozzato). Nella serie interpreta Luna, una ragazza con la testa tra le nuvole e un legame segreto con un grande nome del cinema. Sognatrice e romantica, Luna desidera diventare attrice ma si scontra con la dura realtà dello showbusiness romano lavorando in un ufficio casting. Riuscirà a emergere o resterà per sempre dietro le quinte? Di certo, non mancheranno pasticci… e guai a chi prova a toccare i suoi amati panda!
