Antonio La Cava, l’arte culinaria dalle cucine europee alla dimensione digitale

Lo chef e content creator abbraccia la dedizione al lavoro e la ricerca della semplicità ispirato da Alessandro Borghese e Vasco Rossi

Cucinare non è mai stato per Antonio La Cava una scelta casuale. Nato ad Aprilia il 22 febbraio 1996, la sua passione per la cucina è nata più per necessità che per piacere.

Da piccolo, infatti, i suoi genitori lavoravano tanto, e spesso era lui a dover preparare i pasti dopo la scuola.

Quelle esperienze quotidiane si sono trasformate in un amore profondo per l’arte culinaria.

Nonostante la cucina fosse inizialmente un atto di necessità, quella routine si è presto trasformata in una vera e propria passione che Antonio ha coltivato nel corso degli anni.

I suoi genitori gli hanno insegnato il valore del lavoro duro e la necessità di fare ciò che lo rende felice, ma farlo sempre con dedizione.

Questo è diventato il suo mantra, che lo ha accompagnato per tutta la carriera da chef.

Dopo aver completato gli studi alberghieri, Antonio ha intrapreso un viaggio che lo ha portato a lavorare in diverse cucine d’Europa per ben tredici anni. Il suo spirito curioso e la voglia di apprendere lo hanno spinto a scoprire nuove realtà culinarie, ma giorno dopo giorno la vita frenetica e le rinunce che accompagnano il mondo della ristorazione professionale hanno cominciato a pesare.

A un certo punto, ha sentito il bisogno di reinventarsi. Così, Antonio ha unito la sua passione per la cucina con un’altra grande passione: la comunicazione e la tecnologia.

Oggi, pur restando un cuoco a tutti gli effetti, lo è in modo interattivo. Con la telecamera sempre accesa, si dedica a condividere l’amore per il cibo e per il suo lavoro con il pubblico, cercando di divertire e far divertire i suoi followers. Nel piatto mette sempre la semplicità, ma con un tocco di innovazione e un po’ di sano caos, tutto “a sentimento”.

Tra gli chef che hanno ispirato di più Antonio, c’è senza dubbio Alessandro Borghese, che lo stesso La Cava ha definito “un esempio di passione e professionalità”. Ha avuto il piacere di lavorare con lui circa quattro anni fa durante delle registrazioni e, in quel momento, ha capito che, oltre ad essere un grande showman, Borghese è anche una persona incredibile.

Quel momento ha segnato una tappa importante nel suo percorso, facendogli scattare la molla che lo ha spinto a continuare con sempre più determinazione.

Inoltre, un altro personaggio che ha lasciato un’impronta profonda nella sua vita è Vasco Rossi. La musica di Vasco l’ha accompagnato durante la crescita, insegnandogli la sottile ironia, la ribellione e anche come essere fragili quando serve. Sono tutte piccole cose che, sia nel suo lavoro che nella vita, gli servono quotidianamente.

Oggi, con il suo approccio innovativo e la voglia di sperimentare, Antonio La Cava continua a divertirsi e a condividere con il mondo la sua passione per la cucina, arricchendola di comunicazione, tecnologia e tanto spirito di sperimentazione.

Giuria per i TheFork Awards 2025, composta da: @chef.antonio.la.cava @meschini_chef @bastachesiapasta @ilmiopiattoacolori e @pizzalabo

Aggiornamento per la versione web:
Nell’ultimo anno nuovi traguardi per Antonio La Cava, che entra a far parte della nuova giuria dei TheFork Awards by Mastercard Italia 2025. Quest’anno, l’intera giuria è stata composta da talent che raccontano il mondo del food attraverso creatività e autenticità.

Durante la cena di gala, il gruppo ha assegnato il premio Creators’ Choice Award, per l’eccellenza nella comunicazione digitale e la capacità di valorizzare la propria identità attraverso i social.
Un riconoscimento che conferma il ruolo di Antonio e dei suoi colleghi come riferimento nel dialogo tra cucina, innovazione e linguaggio contemporaneo.

About Author /

Gilda Cacciapuoti nasce a Modena nel 2004. Diplomatasi al Liceo delle Scienze Umane, attualmente studia all’Università IULM di Milano, nel corso di Comunicazione, Media e Pubblicità. Da sempre appassionata di scrittura, musica, moda e sport, coltiva un profondo interesse per il giornalismo. Attualmente scrive per Not Yet Magazine e collabora con Il Resto del Carlino di Modena.

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