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Alessandro Scarano: per strada, tra la gente

Da Las Fallas alle vie di Napoli. Storie quotidiane, lavori, momenti di unione raccontati dai ritratti fotografici dei loro protagonisti.

Cresciuto in un paese a venti minuti di macchina da Napoli, Alessandro Scarano brama esperienze e storie di persone qualunque, che qualunque non sono mai. La lente che ha scelto per coglierle ed interpretarle è quella di una 35mm: non a caso, uno strumento tipico della street photography. “Strumento” è forse una definizione sbagliata per ciò che per il fotografo di strada rappresenta un vero e proprio potenziamento dello sguardo, un fedele compagno che al pari del proprietario impara la vita guardandola vivere in infiniti modi diversi.

Se Robert Doisneau era affascinato dall’entusiasmo dei bambini parigini, l’ispirazione di Scarano nasce dalla movimentata e colorata atmosfera de Las Fallas, una ricorrenza Valenciana, assaporata durante il primo viaggio lontano da casa di un adolescente per cui questa esperienza ha rappresentato l’inizio della scoperta di sé e del mondo. 

Alessandro Scarano.

“Viaggiare rappresentava l’unico modo per conoscermi, vivere stili di vita completamente diversi per alimentare nuovi punti di vista. Ricordo come se fosse ieri il mio primo viaggio “lontano” da casa. Ricordo il biglietto acquistato in agenzia, la compagnia, la paura di ritrovarmi sospeso in aria, i pugni che stringevo mentre l’aereo atterrava. Un adolescente della provincia di Caserta a cui era stato insegnato un solo modo di stare al mondo si ritrovò nella movimentata Valencia in una delle feste più belle del mondo: Las Fallas. Qualcosa dentro di me si era inevitabilmente rotto, qualcosa di molto più grande era appena nato. Osservare e scoprire ha portato alla scoperta della fotografia“.

– Alessandro Scarano

Il fotografo napoletano si occupa professionalmente di produzione di contenuti per il settore della comunicazione, ma vive per documentare storie. Sul suo blog pubblica curatissime FotoStorie, che raccontano aspetti più o meno nascosti di mete di viaggi, momenti di vita lenta a casa della nonna a Taverola, eventi di paese; raccolte di fotografie incorniciate da citazioni, commenti o brevi dialoghi tra il fotografo e i protagonisti degli scatti.

Scarano ha bisogno di pochi dettagli per raccontare una storia: i soggetti sono spesso sufficientemente eloquenti, e interagiscono con l’ambiente che li circonda con elegante armonia. Fra le varie raccolte fotografiche, i ritratti sono quelli che meglio rendono gli aspetti citati dello stile di Scarano: si collocano in una dimensione mediana tra la fotografia di strada e la narrazione. Composizioni geometriche incorniciano contrasti appena accentuati e colori vividi; dei corpi e volti in primo piano sono visibili i dettagli che aiutano l’osservatore a figurarsi la persona che vive nell’immagine, quasi a conoscerla. 

L’atto di contemplazione è parte fondamentale del mestiere, e Alessandro la esercita ovunque: guardando dei ragazzini tuffarsi da un molo, raccontando (in video questa volta) il lavoro di un rilegatore, mimetizzandosi coi muri della Biennale di Venezia per cogliere il movimento degli avventori e il loro rapporto con le opere d’arte. 

Il divertimento più grande del fotografo napoletano sembra però stare in mezzo alle folle, durante quegli eventi che rimangono fra le poche cose a conservare un senso di comunità ancestrale, una felicità condivisa genuinamente. Las Fallas sono state una prima occasione per conoscere questo sentimento, la recente vittoria dello scudetto del Napoli lo ha scolpito sull’obiettivo di Scarano. La poesia che risiede nei piccoli, lenti gesti quotidiani si trasforma qui in espressione teatrale ravvisabile negli abbracci, sguardi e volti alterati dalle grida di uomini, donne e ragazzi di qualsiasi età e levatura sociale.

Vivere Napoli è stato inaspettatamente emozionate: ripercorrere i quartieri, farsi conoscere dalle persone, cercare di comprendere modi di fare, dare alla casa un aspetto di casa, conoscere e ammirare i miti, le leggende. Quando la città pare aver esaurito la sua bellezza sa sempre come sorprenderti, come l’esplosione azzurra delle scorse settimane: i festoni, le trombette suonanti per giorni, le urla e la gioia di tutto il quartiere, le bandiere, i murales, la città colorata di azzurro, come l’abbraccio di Fortuna e le sue sorelle quando Napoli è diventata Campione in Italia dopo 33 anni. Sono questi eventi, queste emozioni che tengono viva la passione per la fotografia“.

– Alessandro Scarano

Dal suo paese di gioventù Alessandro fantasticava di allontanarsi, per esplorare nuovi e più vasti orizzonti. Il suo mantra è “In cerca di un posto nel mondo”: la sua base per il momento è Napoli, una città con infiniti universi da scandagliare, pur essendo sempre pronto a visitare luoghi nuovi. Un posto definitivo ancora non lo ha trovato: se esiste è forse da cercarsi per strada, nelle botteghe, dentro le storie della gente.

About Author /

Matilde Mazzi nasce a Modena a inizio millennio. Attualmente studia al Politecnico di Torino, dove si interessa di struttura e proprietà dei materiali. Crede nell’equilibrio fra arti e scienza: coltiva deditamente la passione per letteratura, cinema e arti visive, pur essendo decisa a proseguire con studi di carattere ingegneristico. Una breve esperienza lavorativa in Olanda le ha permesso di avvicinarsi all’ambito della comunicazione nel campo dell’arte, che ha scoperto non voler abbandonare. Amante del soul e di Hermann Hesse, è facilmente incuriosita dall’immagine che l’uomo prova a dare di sé e dei suoi simili.

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