‘Avvelenata’: l’editoriale
L’editoriale fotografico che narra, attraverso immagine e parola, il processo creativo dalla noia all’esplosione artistica
Nel silenzio di noi stessi, nel torpore del vuoto e nella contemplazione delle zone d’ombra e di luce, scorre un flusso di coscienza; un torrente in piena di immagini e parole che noi osserviamo immobili in accelerazione. Il tempo diviene relativamente fermo nella materia immobile e veloce tra i ricordi, tra le sue emozioni evocative, cercando prima qualcosa che infonda sicurezza e successivamente una voce per narrare la paura, l’entusiasmo, la sofferenza, la gioia, la tristezza, l’insicurezza che teniamo nascoste.


L’editoriale fotografico ‘Avvelenata’ funge da mezzo narrativo, con l’obiettivo di catturare il flusso creativo che fa da collante tra ciò che è dentro e tenta di uscire e la sua trasformazione mediante la concreta realizzazione di una forma d’arte. L’immedesimazione attraverso questo racconto è possibile grazie all’obiettivo di Sara Galletta, lo styling di Federica Lo Cascio e gli ambienti in studio di Alberto Di Fabio con il set design di Marialuce Venturi. Le illustrazioni della talent Elena Lombardo contribuiscono ad immergere lo spettatore nel vivo di tale processo.


Sulle fotografie, infatti, spiccano scritte e pensieri abbozzati a penna, come stralci di una mente che oscilla tra la riflessività degli adulti e l’impulsività dei bambini. Le frasi riportate sulle immagini, accompagnate da schizzi e disegnini infantili, si rifanno ad un universo esistenziale fatto di domande apparentemente semplici che toccano nel profondo le voragini dell’insicurezza e dell’autoanalisi.

Tutto ha inizio con la manifestazione delle lacrime, con il forte acuto di un’emozione repressa, che lascia spazio all’esplosione creativa. Nel contesto della noia il pensiero libero, libera a sua volta i nostri sentimenti più profondi diventando così il motore per l’ispirazione. Le sensazioni sospese, riguardanti l’oggi o la nostra infanzia, legate alle proiezioni della nostra mente, prendono forma nel pianto e necessitano di essere espresse.

È come se la noia e l’alternanza emozionale divenissero le ore sui nostri orologi; attimi in cui il tempo si è fermato, in cui si è dato un ordine e un luogo sereno dove poter sempre tornare. L’intento dell’editoriale è dunque celebrare questi momenti di solitudine e staticità che grazie alla mente umana si trasformano in innovazione e creatività.

Editorial: Not Yet Magazine
Editors: Max Brtl & Pit Brtl
Art Director & Photographer: Sara Galletta
Stylist: Federica Lo Cascio
Make Up & Hair: Giada Curreri
Set Designer: Marialuce Venturi
Videomaker: Giulio Tonelli
Sound Designer: Sammartino
Photography Assistant: Marco Spanò
Model & Illustrator: Elena Lombardo
Artworks & Location by: Alberto Di Fabio (Studio DFB)
Location Assistant: Roberta Argenta
Production: Palazzo Studio
Fashion: Calzedonia, Chiara BCN, Florania, Gio Marrazzo, Intimissimi, Odi Odi, Ovyé, Pomandère, Sportmax, Valentina Di Rio.