Frode Bolhuis: lo scolpire quotidiano di corpi in miniatura
Le sculture in argilla polimerica dal carattere stravagante dell’artista olandese
Frode Bolhuis ha sempre avuto una storia con la scultura. C’è una lettera che scrisse da bambino in cui racconta di come desiderasse diventare uno scultore proprio come suo padre. Un’eredità familiare tramandata, un linguaggio visivo intriso di tradizione e formazione. Ma Bolhuis possiede un linguaggio tutto suo e lo usa per esplorare un’esperienza profondamente umana attraverso le sue sculture surreali e tenere.
Frode Bolhuis è un artista che lavora con l’argilla polimerica e ha base ad Almere, poco fuori Amsterdam.

È lì, circondato dalla quiete e dal paesaggio naturale olandese, che realizza le sue sculture in miniatura vivaci e fantastiche. Che siano avvolte in fasce di argilla rosa brillante o racchiuse in un bozzolo di perline di legno, le figure di Bolhuis sono sempre unite da un senso generale di gentilezza e affinità.
A sedici anni, Bolhuis lasciò la scuola e si trasferì a Londra per lavorare come assistente di un amico artista di suo padre. Lavorando principalmente su sculture su commissione di grandi dimensioni, il giovane artista osservò quanto il mercato fosse limitato e competitivo. Fu solo anni dopo questa formazione, seguendo una propria carriera fatta delle stesse produzioni su larga scala, che si rese conto che ciò che amava di più era realizzare i bozzetti.


Il piccolo formato pensato per costruire idee, il modello, lo schizzo per un progetto più grande: era in questi elementi del processo che Bolhuis si sentiva più creativo. Così, ridusse la scala. Smise di accettare commissioni grandiose e iniziò a sperimentare con sculture di dimensioni ridotte.
All’inizio usò ciò che conosceva: materiali tradizionali come poliestere, bronzo, alluminio e legno. Ma presto sentì il bisogno di essere più rapido, più spontaneo, di costruire una composizione nel momento stesso in cui gli veniva in mente, senza i vincoli della preparazione o della pianificazione.
“È molto eccitante perché di solito non è qualcosa che sai in anticipo: è qualcosa che appare nel momento, ed è sempre quel momento a interessarmi, e volevo stare il più possibile in quel momento”.
– Frode Bolhuis


Quando scoprì l’argilla polimerica – il materiale che usa oggi – capì che quella era la chiave. Tutto il lavoro preparatorio tecnico e laborioso poteva essere eliminato. L’argilla polimerica, a differenza di altri materiali, richiede pochissima manutenzione. Può essere mescolata come la pittura e cotta in un normale forno da cucina in appena un’ora, eppure quasi nessuno nel mondo dell’arte la utilizza.
“Mi ha dato la possibilità di stare sempre in questo processo creativo. Potevo letteralmente realizzare una scultura ogni giorno”.
– Frode Bolhuis


Fu così che nacque ‘Daily Sculptures’. Ora, a anni dalla nascita del progetto, ha creato centinaia di sculture su piccola scala, ognuna unica e fuori dal comune.
Bolhuis concepì per la prima volta il progetto ‘Daily Sculptures’ dopo la scoperta dell’argilla polimerica come medium che gli permetteva di passare dall’idea iniziale al prodotto finito in tempi rapidissimi. Si trovò a chiedersi:
“Cosa accadrebbe se superassi il punto delle idee?”
– Frode Bolhuis
Una sorta di sfida artistica. Sedersi ogni giorno e lasciarsi prendere dall’ispirazione. Questa provocazione dell’innovazione agì come una forza motrice necessaria per cominciare, perché, come dice scherzando, “la cosa difficile è iniziare”.


Questo metodo forzato per creare qualcosa dal nulla ha prodotto una straordinaria serie di sculture immaginifiche e bizzarre, la cui ispirazione arriva in tutte le forme e dimensioni.
Dai dipinti persiani del Medioevo, alla scultura egizia e greca, fino agli accostamenti cromatici della pittura astratta, tutto informa il suo lavoro. La morbidezza e la tattilità dei tessuti, in contrasto con i materiali duri dell’industria. Il detrito quotidiano sparso sulla scrivania come carte dei tarocchi: campanelli, pietre, vetro, tessuti, foglie d’oro, frammenti vari. I massi rotondi che suo nonno raccoglieva lungo il ruscello vicino casa, in Francia. Le ‘Daily Sculptures’ sono un amalgama di tutto ciò che vede, piccoli pezzi della sua vita.


Esistono, però, anche delle sfide nel mantenersi in un ritmo creativo così serrato. Come artista, c’è sempre il contrasto tra il perdersi in uno spazio selvaggio, incontrollabile e creativo, e poi doverne uscire e cercare di guadagnarsi da vivere vendendo il proprio lavoro.
Su questo processo, Bolhuis ammette:
“È quasi una cosa dolorosa”.
– Frode Bolhuis
Per fortuna, Bolhuis ha trovato il perfetto punto d’equilibrio grazie ai social media, dove può promuovere se stesso e il proprio lavoro direttamente ai consumatori. In molti modi, applicazioni come Instagram hanno democratizzato il mondo dell’arte, permettendo agli artisti di restare finanziariamente indipendenti, senza dover sacrificare il 50% dei propri guadagni a una galleria commerciale, pur continuando a mostrare le proprie opere su una piattaforma globale.
Con Instagram, lo spettatore è proiettato nel mondo dell’artista, senza vincoli geografici o economici.
E per l’artista, anche lui può comunicare direttamente con il proprio pubblico. Bolhuis, con gioia, rivendica l’identità di un artista plasmato dall’era digitale:
“Mi vedo come un artista di Instagram”.
– Frode Bolhuis



Indubbiamente, il suo lavoro ha trovato una comunità online entusiasta e solidale. Forse perché è così inventivo e giocoso, la risposta del pubblico al suo lavoro è straordinariamente positiva. C’è qualcosa di profondamente umano ed empatico nelle sue sculture. Raccontano una storia sul nostro mondo interiore, creando qualcosa su cui entrare in connessione, una storia condivisa o un linguaggio nelle forme, attraverso cui possiamo provare qualcosa insieme.
Oggi, la lista d’attesa per una delle sue ‘Daily Sculptures’ è così lunga che Bolhuis può solo sperare di terminarla nel corso della sua vita lavorativa. Ha anche altre aspirazioni, nuove idee che vuole provare. Spostandosi dal suo consueto uso dell’argilla polimerica, gli piacerebbe sperimentare con nuovi materiali, come il vetro e la ceramica. La sua è una creatività che è sempre in movimento, sempre in evoluzione.
“Per tutta la vita vorrei provare cose nuove, è una cosa molto gioiosa”.
– Frode Bolhuis
