Giulia Conforti: cronaca di una giovane fotomodella e nano influencer

<<Utilizzare i social al giorno d’oggi è forse troppo essenziale, anche eccessivamente e a volte in maniera quasi fastidiosa. Penso però che, per lavorare bene al giorno d’oggi – anche se ovviamente dipende dal settore – sia importantissimo utilizzare le piattaforme di comunicazione: aiuta a farti conoscere e a far conoscere le realtà per cui lavori. E a me, tra l’altro, piace molto farlo>>.

– Giulia Conforti

È così che è iniziata la nostra chiacchierata con Giulia Conforti, all’apparenza una ragazza qualsiasi ma con tanto da insegnare a chi condivide le stesse ambizioni. Anche conosciuta sui social come Retortz, Giulia è una giovane fotomodella e nano influencer che da anni lavora grazie ai social nel settore della moda e del lifestyle.

La professione dell’influencer la conosciamo tutti – ormai – ma non tutti sanno che da qualche tempo nel settore dell’influencer marketing sono in corso parecchi cambiamenti: la pandemia mondiale scatenatasi all’inizio dello scorso anno ha velocizzato considerevolmente la digitalizzazione globale, portando online un numero sempre più vasto di utenti e aziende. Analogamente, anche l’uso delle piattaforme è cresciuto notevolmente e il conseguente maggior utilizzo dei social media e la maggiore esposizione a contenuti pubblicitari che ne deriva ha reso gli utenti più consapevoli di ciò che il loro telefono gli propone. 

È dunque scemata la forza della comunicazione di molti brand e personalità di spicco, fino a far emergere sempre di più un bisogno comune di autenticità, coerenza e trasparenza. Per questo motivo le aziende hanno iniziato a puntare su nano e micro influencer che, con il loro pubblico più ristretto ma fedele, riescono pienamente a veicolare la comunicazione verso un adatto pubblico di riferimento.

Giulia, ragazza di ventuno anni nata e cresciuta a Bologna, è una di questi. E dobbiamo dirlo, seppur con il suo pubblico ancora ristretto – ma in rapida ascesa – di lavoro ne ha tanto e lo gestisce anche piuttosto bene. Già inserita nel mondo delle campagne pubblicitarie come fotomodella da quando aveva dieci anni, sogna da sempre di raggiungere la fama internazionale. E oggi, con i social e tanta dedizione, può. 

Lavoro grazie ad Instagram dal 2018: mi diverte, mi rende felice, mi piace semplicemente condividere la mia vita con le persone che mi seguono, condividere i posti dove vado e quello che faccio. Al momento non è la mia principale fonte di guadagno ma so che potrebbe diventarlo se iniziassi a puntare più in alto

– Giulia Conforti

Così ci dice Giulia molto sicura di sé: e fa bene, perché nonostante sotto contratto con svariate agenzie di modeling la maggiorparte degli incarichi lavorativi li trova da sola, contattando piccoli negozi o anche grandi brand, catene e rivenditori. In questo modo può decidere autonomamente con chi lavorare, quando, come e non da meno, quanto farsi pagare.


Alcune aziende e negozi la contattano perché cercano appositamente la sua immagine e il modo in cui lavora con i social, altri invece la vogliono proprio perché mini-influencer. A tal proposito ci dice: <<Le persone che mi seguono sono attive, mi conoscono, rispondono alle storie e si interessano, ed è questo quello che oggi vogliono i brand>>.

Un consiglio che posso dare è quello di non mollare e non vergognarsi mai: se si vuole lavorare in questo settore bisogna buttarcisi a pieno e farci conoscere per come siamo realmente. Siate come nella vita normale, non pensate sempre ad essere più bell* o più invidiat* perché è proprio facendo il contrario che lo sarete. Siate genuin*, è questo quello che piace alle persone e di conseguenza i brand inizieranno a cercarvi e, se volete, potete cercarli anche voi senza vergogna: buttatevi, sempre!

– Giulia Conforti

About Author /

Carlotta Barbari nasce a Modena nel febbraio 1996. Si laurea, nel 2018, in Lettere Moderne presso l'Università di Bologna e nel 2021 consegue la laurea magistrale in Italianistica. Ha una profonda passione per la letteratura, associata ad un’interesse per la psicanalisi e per le scienze linguistiche. In lei convive un’inclinazione personale e professionale volta alla ricerca di un contatto con le diversità culturali: prosegue dunque gli studi nell’ambito della glottodidattica e dell’insegnamento linguistico rivolto agli stranieri.

Start typing and press Enter to search