“Avete inventato muri e vi ci siete chiusi dentro: i confini, l’avere, la proprietà, la casa, la città… e l’avete chiamata civiltà”

E’ così che gli ONN Creators, un collettivo attivo tra Bologna e Venezia e formato dai filmmakers Antar Corrado, Luca Moro e Marco Cavazzin, raccontano il rapporto uomo-natura. Il team nasce più di tre anni fa dall’idea, semplice ma efficace, di unire le loro passioni per il cinema e la creazione di prodotti audiovisivi a partire da elaborati commercial per brand o aziende, come anche fashion film, video musicali per artisti e soprattutto, cortometraggi con svariate strutture narrative. 

Il titolo del cortometraggio “SEACABO” (scritto in Agosto 2019 e girato nel settembre del 2019), ritrae una frase ricorrente che è, forse ancor di più, un filo conduttore. Attraverso un’epifania inconscia della protagonista, possiamo assistere al suo alter-ego che ascolta la voce della natura e si ribella ai “rami più vivaci della famiglia”: il genere umano.

La sua realizzazione interiore le scaraventa davanti agli occhi la nuda verità, permettendole di vedere per la prima volta “al di là dei suoi

traffici”, per citare il corto.

La figura della donna, specialmente nel momento in cui è seduta di spalle rispetto alla camera da presa, anonimamente rivolta verso la parte opposta a noi come nel Friedrich “il viandante su un mare di nebbia”, permette allo spettatore di identificarsi nel personaggio ed è come se la donna rappresentasse il paradossalmente noto “everyman”. 

Le comparse finali sono chiaramente considerabili come rappresentazioni della totale noncuranza umana nei confronti del pianeta. Appaiono assenti, persi tra gli aspetti più futili dell’esistenza e certi di poter salvare il pianeta attraverso inutili gesti.

Un’incessante catena di avvenimenti ha condotto inevitabilmente alla rovina del genere umano, il quale ha abbandonato lo stato brado per involvere e regredire nella frivolezza dell’insaziabilità materialista. Con il nostro continuo bisogno di cercare innovazione ed espansione, siamo arrivati a cambiare radicalmente gli equilibri di questo pianeta.

E’ il genere umano, fatto da illusi self-made man che spavaldi e superbi come Robinson Crusoe urlano “Questa Terra è mia”.