Il Bacio del Diavolo 

Le forme di narrazione e gli interrogativi su come si può vivere liberamente il sesso sono sempre più variegati, così l’erotismo, carico di nuove prospettive, è materia di interesse per molti artisti contemporanei. Riflettere su come i creativi della nostra generazione siano influenzati da questa sfera è per noi una questione più che mai attuale, questo perché il sesso è sempre stato motivo di preconcetti e paure sociali, e ancora oggi solleva questioni delicate e urgenti che riguardano la libertà personale dell’individuo.

La copertina stessa racchiude molte delle tematiche fondamentali di questo numero: l’amore libero, l’identità sessuale e le inibizioni provocate dai pregiudizi della società. Durante la sessione fotografica di questo editoriale un bacio tra due ragazze ha generato, nella mente di alcuni spettatori, scalpore e indignazione: sia durante lo shooting che sui canali social non sono mancate espressioni offensive e discriminatorie per commentare questo episodio.

Not Yet issue #3 cover: Serena De Ferrari & Kyshan Wilson fotografate da Luigi Sgambato.

Conferma del fatto che continuare a parlare di queste tematiche sia importante per poter contribuire al superamento di certe idee retrograde e di tabù opprimenti che ci portiamo addosso da troppi anni.

L’opera ‘Kryptosutra’ di Nina Hawkins presente alla mostra virtuale ‘Erotika’, a cura del collettivo Clit Splah.

Attraverso un altro editoriale incentrato sulla comunità LGBTQIA+ abbiamo toccato con mano la sensazione di disagio e il peso delle esperienze che ogni modell* ci ha raccontato, cercando di valorizzarne il potenziale attraverso il corpo e il look. Spostandoci nelle nuove tecnologie dell’arte e affacciandoci nel metaverso dominato dagli NFT abbiamo poi intervistato il collettivo Clit Splash, che ha organizzato una mostra virtuale incentrata sulle discriminazioni di genere. Sempre focale è la necessità di auto-espressione e di libertà che riguarda proprio l’indagine della sessualità e delle forme dell’erotismo.

Questo ce lo racconta chiaramente una realtà come WOVO, famoso brand di sex toys, che in poco tempo ha riscosso un enorme successo grazie alle sue pillole di saggezza su come vivere in modo libero, spontaneo e fantasioso il sesso. La direzione intrapresa dai creativi è quella di spingersi oltre a quel lato del sesso culturalmente accettato per poter scardinare una frustrante pudicizia sociale, normalizzando ciò che è semplicemente parte della nostra natura. È il caso di Michele Basile, che con il suo progetto ‘Follow the dick’ trasforma oggetti e soggetti contemporanei in falliche provocazioni di ceramica. O del progetto Carni Mobili, che attraverso la stampa di fotografie erotiche su mobili per interni rende la carnalità parte integrante dell’arredo.

Design Carni Mobili.
Iona fotografata da Maria Clara Macrì (Mery or Not).

Purtroppo nella realtà attuale molte cose tendono a rientrare nella pornografia, che ogni giorno ci viene proposta dai media come fallace sinonimo di sensualità. È contrastando una visione maliziosa dell’eros che gli artisti riscoprono che la vera sensualità risiede nella naturalezza di un corpo nudo liberato nel suo ambiente più intimo, come ci insegna la fotografia di Maria Clara Macrì con la sua raccolta ‘In Her Rooms’, o come mostrano gli scatti di Stefania Zucca, attenti a non invadere la tenera complicità dei soggetti. Ci troviamo oggi immersi in una realtà virtuale che mentre si proclama piattaforma del progresso soffoca troppe volte la libertà d’espressione di artisti, creativi e singoli individui, applicando la censura laddove il suo algoritmo capta qualcosa di inadeguato alle regole di mercato che dominano la società: un corpo nudo. Ma non è proprio la percezione e l’interazione istintiva tra i corpi a permetterci di scardinare le rigide sovrastrutture culturali per poter vivere l’eros nella sua forma più pura e autentica? È da qui che l’arte, in ogni sua forma, nasce e diventa fascino ed espressione di quel reale erotismo che vive nell’interiorità dell’individuo.

Corpi e menti si mescolano dando vita a rapporti sempre più complessi e, seguendo questo filone, abbiamo intervistato i protagonisti della miniserie Blocco 181 (Alessandro Piavani, Andrea Dodero e Laura Osma) che con spontaneità e naturalezza hanno interpretato una relazione poliamorosa passionale e libera. In questo numero abbiamo cercato di proporre concetti, immagini e forme dell’erotismo incisive e diversificate, sperando che possano diventare per tutti uno stimolo positivo verso il cambiamento.

Frame tratto dal teaser di Blocco 181, serie TV Sky Original.

Alcuni degli artisti presenti in questo issue: (da sinistra a destra) Maria Clara Macrì, Alessia Labate, Ghila Valabrega, Alessandro Piavani, Popa, Frida Affer (WOVO), Joanna Bacas, Michele Basile, Silvia e Giulia Provvedi in arte ‘Le Donatella’.

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About Author /

Carlotta Barbari nasce a Modena nel febbraio 1996. Si laurea, nel 2018, in Lettere Moderne presso l'Università di Bologna e nel 2021 consegue la laurea magistrale in Italianistica. Ha una profonda passione per la letteratura, associata ad un’interesse per la psicanalisi e per le scienze linguistiche. In lei convive un’inclinazione personale e professionale volta alla ricerca di un contatto con le diversità culturali: prosegue dunque gli studi nell’ambito della glottodidattica e dell’insegnamento linguistico rivolto agli stranieri.

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