Art

Il corpo come specchio di chi osserva dietro l’obiettivo

Benedetta Cari narra attraverso la fotografia la propria essenza tra identità e introspezione in un dialogo continuo con i soggetti immortalati

Nel panorama della fotografia contemporanea, pochi artisti riescono a catturare l’essenza della propria interiorità attraverso il corpo degli altri con la stessa intensità di Benedetta Cari.

Nata a Roma nel 1992, Benedetta scopre presto il potere delle immagini come mezzo di espressione. Il suo percorso inizia in un ambiente familiare che alimenta la sua creatività, grazie soprattutto alla figura di un nonno che la incoraggia sin da bambina a esplorare le arti visive.

All’età di diciassette anni, riceve in regalo la sua prima macchina fotografica e con essa trova la chiave per raccontarsi.

La fotografia diventa il suo linguaggio, un ponte tra la sua interiorità e il mondo esterno. Il suo interesse si concentra sui corpi femminili, nei quali si rispecchia e si ritrova, in un gioco costante di rivelazione e nascondimento.

Dopo anni di sperimentazione con la fotografia digitale, Benedetta scopre la magia dell’analogico e della fotografia istantanea, tecniche che le permettono di esprimere con maggiore intensità il suo universo interiore.

Il suo lavoro si distingue per una forte componente emotiva e concettuale, in cui il corpo diventa veicolo di introspezione e narrazione.

Le sue immagini non sono semplici ritratti, ma riflessi di un’anima che si svela e si cela al tempo stesso.

L’esposizione della propria vulnerabilità si mescola con il desiderio di anonimato, dando vita a scatti in cui il confine tra soggetto e fotografa si fa labile, lasciando spazio a un racconto visivo profondo e autentico.

Nel corso degli anni, Benedetta ha partecipato a numerose mostre collettive, portando il suo sguardo in diverse città d’Europa.

Nel 2019 espone a Parigi con ‘Imagination’, mentre nel 2021 è presente sia alla Kou Gallery di Roma che all’Istituto Italiano di Cultura a Praga. Il 2022 la vede protagonista a Genova nella galleria Guidi&Schoen e nella mostra ‘Ex Corpo’ presso lo spazio ExGarage a Roma.

 Il 2023 segna un punto di svolta nella sua carriera con la sua prima mostra personale, ‘Il ricordo di sé’, alla Tevere Art Gallery di Roma, curata da Stefania Plaza Mora. Nel 2024 partecipa all’esposizione collettiva Liquid Sky al Galata – Museo del Mare di Genova, curata da Benedetta Spagnuolo.

La sua più recente e importante tappa è stata a ottobre 2024, quando ha esposto nuovamente a Roma con la mostra personale ‘Maschere’, curata da Carlo Gallerati, presso la Galleria Gallerati.

Benedetta Cari continua a esplorare il confine tra identità e rappresentazione, tra esposizione e mistero, confermandosi una delle voci più interessanti della fotografia emergente. Con il suo obiettivo, invita lo spettatore a perdersi e a ritrovarsi, in un viaggio visivo e intimo che parla di ricerca, di scoperta e di emozione pura.

About Author /

Start typing and press Enter to search