La Rappresentante di Lista: il corpo come voce, la musica come linguaggio

Identità fluide, performance teatrali e sperimentazione sonora del duo che ha ridefinito i confini dell’espressione artistica

C’è una generazione che ha fatto della musica un manifesto, un grido di libertà capace di intrecciarsi con le contraddizioni del presente.

La Rappresentante di Lista è l’emblema di questa narrazione, un progetto che sfugge alle definizioni e si nutre di contaminazioni, tanto musicali quanto identitarie.

Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina si incontrano nel 2011 a Palermo, un luogo che diventa per loro culla creativa e laboratorio sperimentale.

Lei, cresciuta a Pisa con una formazione teatrale, lui, polistrumentista e attore, trovano un punto di incontro nell’urgenza espressiva e nella volontà di esplorare territori sonori inediti.

Il nome scelto per il loro duo affonda le radici in un episodio simpatico: per votare fuori sede, Veronica si iscrive come rappresentante di lista di un partito, un gesto che diventa simbolo della loro poetica.

Sin dagli esordi, La Rappresentante di Lista si distingue per un sound capace di mescolare il cantautorato italiano con l’energia del pop e la teatralità del rock.

Il primo album, ‘(Per la) Via di casa’ del 2014, è una dichiarazione d’intenti: un disco intimo e visionario che racconta il viaggio, reale e metaforico, verso la costruzione di un’identità artistica.

La scrittura di Veronica, poetica e a tratti surreale, si sposa con gli arrangiamenti di Dario, dando vita a un immaginario sonoro che sfugge alle categorizzazioni. La critica accoglie il progetto con entusiasmo, riconoscendo nel duo una delle voci più originali della scena indipendente italiana. Il percorso del gruppo si consolida con ‘Bu Bu Sad’ (2015), un album che amplia la ricerca musicale e porta il progetto a un pubblico più vasto.

Qui le atmosfere si fanno più cupe e oniriche, i testi scavano nei recessi dell’animo umano con una profondità disarmante. Il tour che segue conferma la loro dimensione performativa: ogni concerto è una rappresentazione teatrale, un’esperienza immersiva in cui il confine tra palco e platea si dissolve.

Con ‘Go Go Diva’ (2018), la Rappresentante di Lista compie un salto ulteriore, abbracciando sonorità più elettroniche e un’estetica più marcata.

Il disco è un inno alla libertà espressiva, alla sensualità e alla potenza del corpo.

Brani come ‘Questo corpo’ diventano veri e propri manifesti di autodeterminazione, esplorando il rapporto tra fisicità e identità con una schiettezza rara. È con questo album che il gruppo si affaccia su palcoscenici più ampi, conquistando anche il pubblico mainstream.

Il 2021 segna una svolta nella carriera del gruppo mediante la partecipazione al Festival di Sanremo con ‘Amare’, un brano che incarna l’evoluzione musicale e concettuale dei due artisti. La canzone, potente ed evocativa, parla di vulnerabilità, resistenza e passione con un’intensità che conquista immediatamente critica e pubblico. L’esperienza sanremese li proietta su una nuova dimensione artistica, portandoli a collaborazioni inedite e a un’esposizione mediatica senza precedenti. 

Parallelamente alla musica, La Rappresentante di Lista sviluppa una ricerca trasversale che tocca il teatro, il cinema e la letteratura. La scrittura diventa un altro canale espressivo fondamentale: nel 2022 pubblicano il romanzo ‘Maimamma’, un’opera che esplora il tema del corpo e della maternità in un futuro distopico.

La capacità del duo di attraversare diversi linguaggi artistici dimostra la loro volontà di non fermarsi a una sola definizione, ma di essere un progetto in continua trasformazione. L’elemento politico, la fluidità dei generi, l’attenzione alla rappresentazione delle identità non binarie, la critica alle norme imposte dalla società sono tematiche che emergono nei loro testi e nelle loro performance. 


Oggi, La Rappresentante di Lista continua a essere una delle realtà più interessanti e innovative del panorama musicale italiano. La loro forza sta nella capacità di reinventarsi costantemente, mantenendo sempre viva l’urgenza comunicativa che li ha contraddistinti sin dagli inizi. La loro musica è un viaggio in un universo in cui le etichette si sfaldano, lasciando spazio alla pura espressione artistica.

In un panorama musicale spesso dominato da logiche commerciali, LRDL rappresenta un’anomalia preziosa, un progetto che non ha paura di osare e di mettersi in gioco. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro, il duo continua a esplorare nuovi territori, portando avanti una visione artistica che è al tempo stesso personale e universale. La loro è una storia di ricerca incessante, di passione e di libertà, un racconto che si snoda tra musica, parole e performance, un mezzo per raccontare il mondo con occhi diversi.

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Erika del Prete nasce a Foggia nel dicembre 1999. Diplomatasi nel 2018 al Liceo Artistico, attualmente vive a Napoli per conseguire la laurea in Fashion Design. Appassionata da sempre di tutto ciò che possa dare sfogo alle proprie emozioni, i suoi interessi spaziano dalla moda all'arte, sino al canto, la scrittura e molto altro. Con l'obiettivo di poter lasciare un segno nel prossimo, dal 2022 ha iniziato a scrivere per Not Yet Magazine.

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