Livio Kone: a testa alta verso l’obiettivo

L’esperienza del giovane attore diventa un’ode al reinventarsi e al non abbandonare i propri sogni

Livio Kone ha conosciuto in tempi recenti la notorietà per il suo ruolo di coprotagonista in ‘Noi’, dove interpreta il personaggio di Daniele. Il percorso che lo ha portato a intraprendere la sua carriera nel mondo dello spettacolo è però tutto fuorché prevedibile, quella di Kone è infatti una storia interessante, ma certamente non lineare. 

Nato nel 1994 a Milano, Livio trascorre i suoi primi anni di vita in Costa D’avorio, paese d’origine dei genitori, per poi trasferirsi nuovamente in Italia. Questo è il primo di tanti viaggi per il futuro attore – al tempo ancora ignaro che avrebbe imboccato questa strada – la cui attenzione è completamente concentrata sulla sua attività calcistica.

Oltre al piacere del gioco, la passione per lo sport porta con sè la possibilità di viaggiare e la promessa di una carriera, di un avvenire di divertimento e fama. Si tratta purtroppo di una prospettiva tutt’altro che stabile, che viene a mancare per la prima volta quando Kone subisce un infortunio al ginocchio in Svizzera e si rende necessario per il giovane calciatore un periodo di ripresa, che limiterà fisicamente e psicologicamente le sue performance. Sarà poi un secondo infortunio a rovinare due nuove e ultime occasioni a Londra e in Serbia.

Il mondo di Kone sembra tornare a limitarsi a Legnano, piccolo paese lombardo, per un breve periodo di assestamento, che si dimostrerà essere però poco duraturo: l’estroverso ragazzo di San Vittore Olona non è svogliato, e nemmeno lontanamente arreso. Scopre nella recitazione la possibilità di mettere a frutto le sue principali doti naturali, socievolezza e comunicatività, trattandosi di una attività dinamica ma anche riflessiva, e sebbene le prime esperienze risultino per lui estranee alla propria comfort zone ci si affeziona rapidamente. 

Dai primi ruoli sul grande e piccolo schermo svolti in parallelo ad un lavoro serale come cameriere, a vantare pagine dedicate nei giornali di gossip televisivo il salto è breve. Le prime comparse dell’attore esordiente sono in una serie Disney e in un progetto cinematografico di Abatantuono. Seguono ingaggi per Rai in ‘Crazy for football’ e successivamente con Netflix per la serie ‘Zero’ e il film ‘Lanciarsi dalle stelle’. 

E’ però nuovamente con Rai che Livio ricopre il suo primo ruolo da protagonista nella serie ‘Noi’, recentissimo remake del successo statunitense ‘This is us’. Daniele, il personaggio da lui interpretato, è fratello adottivo di Pietro e Rebecca (Lino Guanciale e Aurora Ruffino nella serie italiana), inserito in un contesto familiare teatro di relazioni profondamente significative, che insieme al percorso di crescita personale dei suoi componenti – che parte, per Daniele, dalla ricerca delle proprie origini – rappresenta un fulcro semantico della produzione Rai. 

Livio Kone in un frame tratto daalla serie TV ‘Noi’.

‘Noi’ sembra essere solo l’inizio per il promettente giovane milanese. Un nuovo progetto di cui Livio fa parte è infine ‘The Net’, fiction il cui pilot è stato presentato il 12 dicembre 2022 su Rai 2. La serie, presentata al MipTv di Cannes nel 2018, si propone di indagare l’ambiente calcistico, conosciuto e frequentato da un pubblico vastissimo, non tanto dal punto di vista prettamente sportivo, quanto nei suoi retroscena più oscuri: corruzione e scommesse sono due fra i tanti argomenti toccati. Il ruolo ottenuto da Kone gli ha così permesso di riavvicinarsi ad un mondo forzatamente abbandonato, che ha però conosciuto e vissuto in maniera personale e diretta. 

La storia e l’esperienza tanto travagliate quando sorprendenti di Livio Kone sono l’esempio perfetto di come determinazione e forza d’animo possano portarci avanti nella vita, la morale del giovane attore è sempre stata quella di impegnarsi in vista di un obiettivo senza mai arrendersi, perché nel corso dell’esistenza piani e programmi cambiano inaspettatamente ma ben poco possono davanti a chi è consapevole del proprio valore.

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Matilde Mazzi nasce a Modena a inizio millennio. Attualmente studia al Politecnico di Torino, dove si interessa di struttura e proprietà dei materiali. Crede nell’equilibrio fra arti e scienza: coltiva deditamente la passione per letteratura, cinema e arti visive, pur essendo decisa a proseguire con studi di carattere ingegneristico. Una breve esperienza lavorativa in Olanda le ha permesso di avvicinarsi all’ambito della comunicazione nel campo dell’arte, che ha scoperto non voler abbandonare. Amante del soul e di Hermann Hesse, è facilmente incuriosita dall’immagine che l’uomo prova a dare di sé e dei suoi simili.

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