Art

Nicola Dipierro, il fotografo in grado di catturare l’eterno attraverso le sue fotografie

Nicola Dipierro

Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.

Lo disse Henri Cartier-Bresson, considerato il pioniere del foto giornalismo nel 1900. 

Oltre un secolo dopo, osservando gli scatti di Nicola Dipierro, la stessa frase si potrebbe riformulare così: i momenti possono raggiungere l’eterno attraverso la fotografie. 

Classe 1989, Nicola inizia la sua carriera fotografica nel 2013. Oggi lavora presso l’agenzia di comunicazione Brainpull e può capitare di trovare i suoi scatti sfogliando La Repubblica, Marie Claire, L’Espresso e National Geographic.

Nicola Dipierro

Ma oltre ai progetti di natura commerciale, la sua vera passione è orientata al reportage e alla fotografia-documentaria.

In questo campo Nicola trasforma la macchina fotografica in una macchina del tempo, raccontando storie dove ogni ogni verbo è coniugato all’infinito.

Iddu’, per esempio, è un progetto personale dedicato alla vita a Stromboli durante l’inverno pubblicato anche su Vogue e Sildeluck Editorial, ed esposto a Parigi presso l’istituto italiano di cultura: quindici scatti selezionati e tanti atri sviscerati ventiquattro volte al secondo in un documentario che immortala quella che i local chiamano “la stagione degli Strombolani”.

Il vulcano “Iddu” (lui in dialetto siciliano) sovrasta il paesino, a 926 metri sopra il livello del mare, sparendo in una nube di fumo perenne. È il vulcano più attivo d’Europa e uno dei più attivi al mondo: chi abita qui non lo teme ma lo rispetta a tal punto da venerarlo quasi come fosse una divinità.

Gli abitanti del luogo arrivano da tutte le parti del globo – dall’Australia, Stati Uniti, Francia, Germania e ogni dove – per una storia d’amore finita male, per il bisogno di non scomparire in una metropoli, per sentirsi meno soli. Zero ospedali, scuole, rumore e zero vita mondana. Trecento abitanti che hanno scelto di vivere nella natura selvaggia di un’isola che, paradossalmente, non isola nessuno.

Dalla serie fotografica ‘Iddu’

“Per non scomparire in una metropoli, per sentirsi meno soli o isolati”

– Nicola Dipierro

Dalla serie fotografica ‘Iddu’
Dalla serie fotografica ‘Iddu’
Dalla serie fotografica ‘Iddu’
Dalla serie fotografica ‘Iddu’

Il progetto ‘L’Aquila – 10 anni dopo’ accende i riflettori sull’immobilità di una terra che ha smesso di tremare mentre la sua gente è rimasta ad aspettare. C’è una città ai margini della città, in attesa che le vie si riempiano nuovamente, che le serrande delle botteghe si rialzino, che le gru scompaiano lasciando posto ai palazzi. C’è chi vive nelle case provvisorie, chi ha cambiato mestiere, chi non sa più cosa inventarsi e chi, come Nicola, ha vissuto il terremoto da studente fuori sede e dieci anni dopo è tornato per dare un volto a ciò che resta. 

“La notte del 6 aprile 2009 alle 3.39 sono stato svegliato da una scossa violenta”

-Nicola Dipierro

Con i suoi reportage, Nicola Dipierro ha la capacità di rendere ospitali i luoghi più desolati e selvaggi e dare un valore universale ai singoli individui.

Dalla serie fotografica ‘L’Aquila’
Dalla serie fotografica ‘L’Aquila’
Dalla serie fotografica ‘L’Aquila’

About Author /

Fiammetta Montorsi è una Copywriter e Designer della Comunicazione laureata in Filosofia e Communication Design presso la NABA di Milano. Le sue passioni spaziano dalla scrittura al settore enogastronomico ed attualmente le ha unite per dare vita a 'MOLTO': una magica enoteca nel cuore della sua città natale, Modena.

Start typing and press Enter to search