Filippo Savoia: una sintesi tra arte cinematografica e industria visiva

Da Los Angeles a Milano, il regista mantovano fonde la passione per il cinema e la moda collezionando traguardi individuali e importanti collaborazioni internazionali

La sua curiosità per le storie e per come esse possano essere raccontate attraverso le immagini, e, con il tempo, è cresciuta diventando una vera e propria passione.

Filippo Savoia, nasce a Mantova nel 1997 e cresce sotto l’influenza del nonno, un pittore. Il suo cammino nel mondo dello spettacolo è iniziato con il teatro, ma il desiderio di esplorare il cinema lo ha portato a Los Angeles.

F. Savoia.

Durante il suo soggiorno in California, ha avuto la possibilità di collaborare a diversi progetti, affinando le sue competenze anche come production designer, ruolo che gli ha permesso di esplorare la creazione visiva in tutte le sue sfaccettature, dalla scenografia alla gestione dell’aspetto estetico di un film.

Los Angeles gli dona tantissimo ma è scoprendo Milano che trova lo stimolo per esprimere al massimo le sue passioni.

La sua carriera da regista cinematografico inizia con i cortometraggi ‘Rossi Martini’ (2018) e ‘Modern Animals’ (2019), quest’ultimo presentato al Catalina Film Festival e vincitore di un premio a Parigi.

Questi primi lavori gli danno cosapevolezza e la grande opportunità di esplorare il linguaggio cinematografico, immergendosi nel mondo della regia. 

A Milano si avvicina poi al settore della moda, che con la sua fusione tra creatività e industria, ha offerto a Savoia uno spazio dove la visione artistica può coniugarsi con una produzione altamente professionale.

All’interno di questo mondo trova una libertà espressiva che gli permette di sperimentare con le immagini, di creare universi visivi in cui la moda e il cinema si intrecciano in modo naturale.

Per Filippo la moda non è solo estetica, ma un mezzo potente per raccontare storie e nella quale trova la sintesi tra l’arte cinematografica e l’industria visiva. Parlando della sua poetica spiega:

La mia visione innovativa e la forte sensibilità estetica mi spingono a esplorare costantemente il linguaggio cinematografico attraverso progetti che fondono arte, moda e narrazione visiva. Continuo a crescere e a cercare nuove espressioni artistiche, cercando di affermarmi come una voce emergente nel panorama contemporaneo della regia. L’esperienza accumulata nel cinema e nel mondo della moda mi ha permesso di sviluppare una prospettiva unica, in cui il racconto visivo non è solo una questione di immagini, ma anche di come esse possano diventare veicoli di espressione e di riflessione su temi universali ”.

– F. Savoia

Nel corso degli anni collabora con moltissime realtà internazionali e italiane: ha lavorato come direttore artistico per il videoclip di ‘Top Again’ di Audrey Nuna con Saba, per la serie ‘Desert Rats’ prodotta da HBO. Ha fatto parte del team di produzione per la sfilata Dior Men’s Venice Beach Show with ERL con North Six.

Ha diretto l’installazione video ‘The Casting’ per il marchio Grossi e il film di moda ‘Feronia’s Paradox’ per Florania, presentato presso Fondazione Sozzani durante la Milano Fashion Week Fall/Winter 2025. Tra i suoi ultimi lavori spicca inoltre la realizzazione del video promozionale per il rilascio di ‘Tropico del Capricorno’ di Guè Pequeno, album che ha ottenuto un enorme successo totalizzando quasi cento milioni di stream su Spotify.

Nel futuro Filippo vorrebbe realizzare un suo lungometraggio, il progetto già esiste ma deve essere ancora rappresentato. Si tratterebbe di una pellicola che racchiude le esperienze che ha accumulato negli anni, tanto nel cinema quanto nel fashion, con la speranza che possa portare un respiro di novità al panorama cinematografico contemporaneo.

About Author /

Valerio Barberini nasce nell'ottobre del 2004 a Modena. Attualmente frequenta il Dipartimento di Comunicazione ed Economia a Reggio Emilia, dove sta conseguendo la laurea triennale in Scienze della Comunicazione. Da sempre affascinato dalle emozioni e dal coraggio delle persone nell'esprimere sé stesse, coltiva una profonda passione per la scrittura. Attraverso Not Yet Magazine, riesce a unire questi due mondi.

Start typing and press Enter to search