Damned: moda e videomaking oltre le convenzioni
Damiano Mari racconta il rifiuto dell’approccio accademico per un percorso autentico e autonomo che abbraccia una creatività innata
Damiano Mari, giovane creativo di Pistoia, incarna lo spirito dell’artista indipendente, lontano dai canoni imposti dall’accademia e fortemente legato all’autenticità dell’espressione personale.
Con ventisette anni e una carriera che spazia tra video, moda e fotografia, ha scelto di seguire un percorso non convenzionale, spinto da un’irrefrenabile passione per la creatività.
Mari è perentorio e irremovibile su un concetto: l’arte non può essere insegnata. La cosiddetta “vena artistica” è innata.
“Non puoi apprenderla sui libri o con l’allenamento, o ce l’hai dentro di te, oppure no”, afferma.

Una filosofia che l’ha portato a lasciare la scuola superiore a pochi mesi dall’esame di maturità, sentendosi soffocato da un sistema scolastico che non gli permetteva di esprimere liberamente la propria creatività.
Racconta: “Lavoravo già su YouTube, e capivo che quel percorso non era per me”. Se dovessimo trovare una parola chiave per definire il suo approccio all’arte, sarebbe “libertà”. Libertà di creare, di sperimentare, di esprimere se stesso senza barriere.
“Mi appassiona tutto ciò che è legato all’estetica, dalla moda alla fotografia, fino alla psicologia e alla cucina. Credo che tutto abbia una componente creativa se sai guardare nel modo giusto”, spiega.


L’ispirazione di Mari non arriva da figure artistiche ben definite. Non ha icone imprescindibili, sebbene ammiri Salvador Dalí e gli impressionisti. La sua fonte principale di motivazione è più intima e quotidiana: “Voglio far divertire le persone, farle sorridere, sia quando mi incontrano che quando mi vedono online”.
Nel mondo della moda, Mari si distingue per un approccio fuori dagli schemi: “Per me, l’abbigliamento deve essere libero da costrizioni e giudizi. Se qualcuno vuole vestirsi come un bidone della spazzatura, deve poterlo fare senza essere giudicato.”
La sua visione è chiara: il vestiario è un’estensione dell’identità e non dovrebbe essere vincolato a stereotipi di genere. “Credo fermamente nella moda genderless, e spero che sempre più persone abbraccino questo concetto”, sostiene.


Damiano Mari ha rifiutato finora collaborazioni strette con il mondo della moda, preferendo mantenere una propria indipendenza creativa. Ma non esclude di esplorare nuove strade in futuro: “Il mio obiettivo è estendere la mia visione e lavorare di più sul branding. Voglio essere ovunque”.
Un’ambizione che si accompagna alla volontà di restare autentico e fedele a se stesso, perchè come l’artista ammette: “Non riesco a fingere. Tutto ciò che faccio deve rispecchiare chi sono.”
