Badjvck: la Parigi meno raccontata trova la sua voce in ‘Paris Not Paris’
La fotografia che respira, vive e comunica senza forzature creando un legame profondo tra chi scatta e il mondo intorno a sé


C’è chi cerca la perfezione in uno scatto, e chi invece preferisce catturare la vita così com’è, con le sue imperfezioni e la sua energia.
Badjvck appartiene a questa seconda categoria.
Nato a Bayonne, nel Sud della Francia, e oggi di base a Parigi, è un fotografo che si muove tra la moda e la street photography, oscillando tra documentario e racconto visivo.

La sua attenzione si posa sui dettagli minimi: un gesto improvviso, uno sguardo fugace, un’atmosfera che vibra nell’aria.
Il suo approccio è diretto, mai costruito. Non cerca di mettere in scena un’immagine, ma di ascoltare il momento e restituirlo con sincerità. Parigi è il teatro privilegiato del suo lavoro, ma i suoi occhi restano quelli di un outsider: curiosi, talvolta ingenui, sempre pronti a cogliere l’inatteso.


La sua non è la Parigi da cartolina, dunque, ma quella nascosta, fatta di angoli trascurati e frammenti di poesia quotidiana. È proprio questo lo spirito del suo progetto in corso, ‘Paris Not Paris’, che vuole rivelare ciò che di solito resta invisibile.
La sua creatività è in continuo movimento. Passa dalla strada alla moda, dal ritratto agli editoriali, mantenendo un filo comune: la ricerca dell’autenticità.
Ogni fotografia deve respirare, vivere, comunicare senza forzature. E se c’è un tratto che contraddistingue il suo percorso, è l’essere autodidatta.
Badjvck costruisce il suo linguaggio visivo intrecciando influenze diverse: i film e la musica, i libri e le persone incontrate, le esperienze visive che hanno segnato la sua formazione.

Le sue immagini richiamano la sensibilità sociale di Gordon Parks, la dimensione privata di Vivian Maier e la forza dirompente di Bruce Gilden. Ma anche le atmosfere contemporanee di artisti come Gabriel Moses, Renell Medrano e Lou Escobar, capaci di creare mondi personali e riconoscibili.
Non è la “foto perfetta” il suo obiettivo, ma immagini che sappiano durare, portando con sé emozione, identità, presenza. Per Badjvck la fotografia è soprattutto questo: un modo di raccontare la sua generazione, e allo stesso tempo di costruire un legame profondo con il mondo e con se stesso.








