BLUEM: trasporto in una giungla post-moderna

Tradizione folk sarda ed elettronica contemporanea si incontrano e si scontrano in un viaggio ipnotico di sensualità e ribellione

La musica è per un artista un viaggio di esplorazione interiore ed espressione creativa, fatto di storie e di amori, di struggenti parole e di riscoperta di sé. Per Chiara Floris, in arte BLUEM, costituisce un vero e proprio ritorno alla semplicità e alla natura, una riconnessione con il proprio io: quello primordiale. 

BLUEM è un progetto musicale eccentrico e pieno di autenticità che conferma Chiara tra le artiste più originali e interessanti dell’odierno panorama musicale italiano.Giovane cantautrice e produttrice sarda classe 1995, dopo aver pubblicato il suo primo album ‘Notte’ nel 2021, arriva nel 2023 con il suo nuovo lavoro, ‘nou’, dove percorre a ritroso un viaggio alla ricerca delle proprie radici, per poi rivestirle di seducente contemporaneità. L’album è un invito ad appellarsi alla saggezza ancestrale degli esseri umani: un disco che parla le lingue del mondo. BLUEM va alla ricerca della sorgente tribale dell’umanità, proposta come unico e potente antidoto contemporaneo alla brutalità del disumano.

BLUEM, foto di Les Mirabilia.

In ‘Adele’, primo singolo estratto da ‘nou’, BLUEM si prende il lusso di sperimentare, insieme alla compositrice e violinista cagliaritana Adele Madau, per dare vita a un pezzo in cui i suoni della tradizione folk sarda si uniscono alla freschezza dell’elettronica. Il moderno si fonde nuovamente ad una sezione ritmica tribale in ‘angel’, secondo estratto dell’album: un esperimento “allucinato” nato tra la Sardegna e Londra, città in cui Chiara vive attualmente. 

Copertina di ‘nou’, EP di BLUEM.

Ma in ‘nou’ c’è anche spazio per ritmiche più reggaeton, in particolar modo in ‘moonlight’, una canzone che nasce dal ricordo della leggenda delle Janas.

Si racconta, infatti, di piccole donne della Sardegna antica che vivevano in case scavate nella roccia (domus de janas) e che tessevano l’oro per creare gioielli in filigrana. La sera, indossando le proprie creazioni, uscivano per ballare con gli esseri umani.

Se questi ultimi si fossero rivelati persone oneste, le Janas li avrebbero premiati portandoli nelle loro case, se invece le avessero derubate, le donne avrebbero risposto lanciando contro di loro una maledizione. Ed è proprio una Jana tradita la protagonista di ‘moonlight’, che nel testo racconta la sua storia. Chiara spiega: 

“La Jana è uno di vari personaggi antichi che ho utilizzato nel disco per narrare la mia esperienza di determinate cose vivendole in quanto appartenente al genere femminile. Da una parte ho voluto raccontare sentimenti di frustrazione, oppressione e desiderio di riscatto, ma dall’altra anche celebrare dei personaggi straordinari che nonostante vengano tramandati da millenni hanno dei tratti ancora attuali. La leggenda delle Janas in particolare, secondo me, riflette molto bene il carattere del popolo sardo e in particolare delle donne dell’isola“.

– BLUEM

È una giungla carnosa e ipnotica quella di BLUEM, dove la salvezza passa per il corpo e la sensualità deriva dalla ribellione. Chiaroscuri sonori ed emotivi che si incontrano e si scontrano. Musica e parole che, pur provenendo da diverse direzioni e geografie, finiscono per percorrere insieme la stessa strada e fondersi nello stesso brano. Il suo è un viaggio che ha come protagoniste donne forti, del passato e del futuro, immerse in un nuovo villaggio: quello “globale”, come direbbe il sociologo McLuhan. Musicalmente, BLUEM crea un’armonia perfetta tra i suoni ancestrali della natura e l’elettronica, rafforzando l’idea del passaggio della donna dal suo tranquillo villaggio alla nostra giungla post-moderna.

BLUEM, fotografie di Valeria Cherchi.

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Domenico Leonello nasce a Locri (RC) nel Gennaio del 2002. Diplomatosi al Liceo delle Scienze Umane "G. Mazzini", fin da piccolo dimostra interesse per la scrittura e per la musica, vincendo vari concorsi musicali nazionali. Di recente ha maturato una forte passione per il cinema e per tutto ciò che riguarda la settima arte, partecipando attivamente a convegni e impegnandosi nell'organizzazione di rassegne cinematografiche. Attualmente è laureando in lettere moderne all'Università degli Studi di Messina e in chitarra classica al Conservatorio "F. Cilea" di Reggio Calabria. Oltre a scrivere recensioni e articoli di critica musicale e cinematografica, è anche Caposervizio della rubrica Recensioni e Segretario Generale di UniVersoMe, testata giornalistica multimediale. Con occhio attento sui nuovi talenti della musica e dell'audiovisivo dal 2023 scrive per Not Yet Magazine.

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