Art

Davis Hilton: conoscere se stessi, scatto dopo scatto

Il fotografo che dà voce a coloro a cui è stato chiesto di tacere, scoprendone i tratti più intimi

Nelle mani di Davis Hilton la macchina fotografica si trasforma in uno strumento in grado di catturare le sfaccettature più profonde delle persone che posano per l’artista, indagarne l’essenza, mostrarne bellezza e intimità. 

Il segreto di Hilton è l’empatia. Attraverso un’atmosfera confidenziale e sicura, Davis fa sentire a proprio agio i protagonisti degli scatti che, una volta immortalati, svelano, come per magia, la loro natura più riservata.

Hilton, che risiede negli Stati Uniti, è cresciut* in una comunità religiosa e si identifica come persona non binaria. La fotografia è stata la valvola di sfogo che gli ha permesso di esprimersi. 

Davis Hilton.

È grazie alla prima macchina fotografica, con cui si diletta soprattutto con scatti paesaggistici, che nasce una lunga avventura che l* porta a scoprire la sua vocazione più profonda: il ritratto. 

La crescita è veloce e intensa: voglia e talento non mancano, inoltre, mentre frequenta i corsi del liceo, approfondisce la tecnica e, in poco tempo, quello che è un semplice hobby diventa uno mezzo di conforto, una valvola di sfogo, uno strumento capace di raccontare storie sempre più profonde.

Grazie a una brillante curiosità, mentre lavora tra le persone, Hilton comprende sempre meglio la relazione tra se stess* e gli altri, fino a scoprire come la fotografia sia capace di rivelare un lato delle persone di cui, spesso, gli stessi protagonisti sono inconsapevoli.

È così che la fotografia, per Hilton, diventa un mezzo per comprendersi meglio e sondare le sfaccettature più profonde della propria psiche.

Il punto di svolta, per l’artista, è il trasferimento a Portland, in Oregon, dove ha vissuto per un periodo prima di tornare a Boise, sua città d’origine. È proprio a Portland che Hilton diventa fotograf* a tempo pieno per matrimoni e branding, un ambito in cui ha potuto lasciare spazio alla creatività, guadagnandosi in breve la stima di tutti i suoi clienti.

Anche le storie più passionali hanno dei momenti di crisi. L’arrivo del Covid ha messo a dura prova l’artista emergente, che è stat* costrett* a trovare lavoro in un altro settore, senza però dimenticare mai la sua vocazione più profonda.

Attualmente, infatti, Hilton sta rivalutando la direzione del suo business per rientrare nell’industria dei matrimoni e, nel frattempo, guarda avanti: oggi, tra i progetti dell’artista c’è l’idea di entrare nel mondo degli editoriali di moda e trovare lo spazio per progetti personali che riescano a riflettere la sua visione e il suo stile. Ancora, il suo desiderio più grande è quello che la sua fotografia rimanga uno strumento per voci sotto-rappresentate, in particolare quelle della comunità LGBTQ+: ultimamente, infatti, nei suoi lavori personali, Davis affronta principalmente temi legati a identità e appartenenza. Le sue fotografie sono intime e stimolanti e invitano lo spettatore a interrogarsi sulle percezioni del proprio sé e del mondo circostante. La fotografia di Hilton è una testimonianza del suo percorso di auto-trascendenza e accettazione di sé. Forse è superfluo scriverlo, ma è sempre utile ricordare come l’arte abbia il potere di connetterci, guarirci e rivelare, veramente, chi siamo.

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Mastria Francesca nasce nell'aprile del 2000 a Modena, con un'innata passione per la scrittura in tutte le sue forme. Attualmente iscritta alla facoltà di Antropologia presso l'università di Bologna, scrive per Not Yet dal luglio 2021 e da giugno 2023 collabora anche con "Il Resto del Carlino" di Modena. Dalla fortissima empatia prende a cuore persone e situazioni, ed il suo desiderio è quello di trasmettere a più lettori possibili tutta la bellezza del mondo, tramite la magia del racconto.

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