Enrico Bellenghi: lo sguardo della nuova generazione

Il regista e fotografo bolognese indaga le sfide della gioventù contemporanea attraverso il suo progetto multimediale ‘Futuri Aprili’

Enrico Bellenghi è un regista e fotografo bolognese, immerso nel mondo delle arti visive fin dalla prima adolescenza. Dopo il liceo ha deciso coraggiosamente di fare della sua passione un percorso professionale, laureandosi prima allo IED di Milano in Fotografia di Moda e poi incrementando le sue competenze con un Master in Fashion Film presso la University of the Arts di Londra (UAL). Finiti gli studi, Enrico ha iniziato a lavorare nel campo dell’audiovisivo con la casa di produzione C41, collaborando con brand di primo piano come Versace, Zegna, Armani e Antonio Marras. Oltre alle attività commerciali, l’artista emiliano-romagnolo porta avanti anche progetti personali, esplorando tematiche sociali e culturali attraverso la sua arte. Recentemente, nel maggio 2024, è stato inserito tra i cinque migliori registi dell’anno under 25 dall’ambito festival Videoclip Italia.

Enrico Bellenghi alla premiazione del festival Videoclip Italia.

I film sono per lui il medium prediletto, capace di trasportare lo spettatore oltre le frontiere, verso quelle terre d’indagine che Enrico vuole scuotere proprio sotto ai piedi della sua audience: il suo intento è infatti quello di suscitare emozioni, ma provocare anche dei pensieri. Così, sempre riferendosi alla sua regione attraverso l’immaginario di artisti conterranei come Federico Fellini e Luigi Ghirri, Enrico scava a fondo per andare a trovare ciò che di nuovo quel terreno tanto arcaico e archetipico può ancora fruttare. E lo fa trattando temi essenziali di ogni contemporaneità, come l’identità dei giovani. 

Locandina di ‘Familiar Traces’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.

Attraverso la fotografia, i fashion film, i video musicali, i documentari e la video arte, Enrico Bellenghi vuole dar vita e attualità estetica al mondo in cui vive, mantenendo sempre uno sguardo poliedrico, interstiziale, che getti le radici per i nuovi orizzonti della narrazione audiovisiva.

Fotografia di Enrico Bellenghi.
Fotografia di Enrico Bellenghi.
Fotografia di Enrico Bellenghi.

All’attivo il giovane autore bolognese ha già tanti progetti, ma tra tutti spicca il più recente ‘Futuri Aprili’, un’opera multimediale che ha ricevuto riconoscimenti su piattaforme di prestigio quali Nowness, Vogue Italia, C41, Perimetro e Curation Hour, per poi circolare e ricevere premi in diversi festival audiovisivi in giro per il mondo. In questo lavoro sorge con forza dirompente la necessità di raccontare la transizione dei giovani verso il mondo adulto, i loro timori e tutto ciò che li rende veri, autentici come individui. ‘Futuri Aprili’ è un fashion film che sa miscelare perfettamente la moda con l’arte cinematografica, la sperimentazione con le tecniche più tradizionali, come l’uso del Super 8 e del 16 mm, capaci di restituire corporeità ai protagonisti di questo lavoro.

Partendo dalle riflessioni contenute nel libro di Raf Simons e Francesco Bonami ‘Il quarto sesso: il territorio estremo dell’adolescenza’, dove si esplora la contraddittorietà dei teenagers come individui e consumatori, tra spinte conformistiche e scoperta del proprio Io, Bellenghi ha deciso di creare una versione attualizzata di ‘Comizi d’amore’ di Pier Paolo Pasolini. Stando alle dichiarazioni stesse del regista romagnolo, ‘Futuri Aprili’ vuole reinterpretare in chiave moderna un metodo d’indagine che si riferiva ormai a un’Italia del tutto superata, lontana e irrecuperabile. E da questo presupposto emergono proprio i temi oggi più scottanti: quelli legati al corpo, al futuro e all’apparire di fronte agli altri, al bisogno di non definirsi ma indagarsi. Dando voce a ventidue giovani provenienti da tutto il mondo, ognuno con un proprio mondo da esporre, questo cortometraggio cerca d’imprimere sostanza alle parole e ai volti a cui esse sono associate, ma senza perdersi in inutili ricerche iperrealistiche. Anzi, progressivamente il corto di Enrico finisce per mischiare tutto, per unire indissolubilmente tutte le preziose testimonianze ascoltate, così da giungere a un quadro unico ma mai definitivo, sempre sul limite tra provvisorietà cinematica e stasi fotografica. Il dettaglio diventa così universale, il motore che muove ognuno di noi.

Frame tratto da ‘Futuri Aprili’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.
Frame tratto da ‘Futuri Aprili’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.

Lo sguardo di Enrico è qui liminale, attento a quel senso di transitorietà, di sfuggevolezza che da sempre caratterizza i giovani, protagonisti di una fase della vita carica di fragilità ma anche di potenzialità. In un momento storico che ci chiede di prendere posizione, di essere vigili e responsabili, diventa fondamentale riconsiderare i propri riferimenti, avere il coraggio di mettersi in dubbio, così da favorire la crescita come individui e cittadini del mondo. E sapersi confondere con gli altri è quello step che, se affrontato, consente poi a ciascuno di ritrovare la propria nitidezza essenziale, come dimostra chiaramente il finale di ‘Futuri Aprili’.

Locandina di ‘Futuri Aprili’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.

Ecco dunque un lavoro che risulta sia tecnico ed esteriore, che concettuale ed interiore. Un’opera il cui senso d’irrequietezza è reso anche dalla necessità di aver dovuto fronteggiare diverse fasi, dallo street casting fino alla reinterpretazione degli outfit di ogni singolo personaggio. Un lavoro, perciò, tanto minuzioso quanto potente nel far vibrare le giuste corde. Con ‘Futuri Aprili’, Enrico ha di sicuro fissato degli standard molto alti, garantendosi per il futuro delle sfide ancora più grandi di quelle a cui finora ha saputo rispondere con notevole effervescenza creativa.

Frame tratto da ‘Futuri Aprili’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.
Frame tratto da ‘Futuri Aprili’, cortometraggio di Enrico Bellenghi.

About Author /

Mattia Cirilli nasce nel 2001 con la precoce passione per il cinema e tutto ciò che può dirsi arte. Dopo aver vissuto per vent’anni vicino a Milano, si laurea a Pisa con pieni voti in Discipline dello spettacolo e della comunicazione. Attualmente vive a Roma, dove frequenta i corsi della magistrale in Scritture e produzioni dello spettacolo presso la Sapienza. È titolista e articolista per diverse riviste di cinema e spettacolo. La sua più grande ambizione è quella di fare del cinema un lavoro, e nel frattempo si diverte a raccontarlo.

Start typing and press Enter to search