La nostra Milan Fashion Week

Resoconto di un’avventura tra pioggia e passerelle

Quando si è dei giovani freelance come noi, ciò che ti permette di continuare ad imbarcarti in nuove esperienze è il gusto dell’avventura. La Fashion Week 2024 di Milano è stata una parentesi totalizzante in cui ogni aspetto dipendeva esclusivamente dai membri del gruppo.
Prima di ogni cosa è doveroso fare le presentazioni. I partecipanti al progetto sono: Cristina Licitra, Elisabetta Brugaletta, Alessandro Rizzo, Carla Iacono, Flavia Criscione, Duccio Pintucci e Stefano Guastella.

Siamo studenti provenienti da facoltà più disparate come moda, cinema, radio, interior design e grafica con un’intenzione ben definita: quella di mettersi in gioco chiamando in causa ogni briciolo di passione. Come ogni team efficiente che si rispetti, fondamentale è stata la suddivisione delle mansioni. Cristina scattava foto a chi aveva partecipato all’evento, mentre Duccio riprendeva le interviste ad opera di Flavia, Carla e Alessandro. Stefano era l’addetto al suono e al montaggio; ad Elisabetta spettava il compito di elaborare le grafiche.

Pia Jauncey.

Il fattore che veramente ha fatto la differenza è stata la sinergia. C’è chi si conosceva meglio e chi, prima della Fashion Week, non aveva mai visto la maggior parte dei membri. Il lavoro immersivo, svolto nell’arco di alcuni giorni, ha cambiato il paradigma ibridando le mansioni fissate in fase di progettazione.
L’idea iniziale, di Cristina, consisteva nel produrre contenuti in grado di raccontare l’evento da un punto di vista esterno, proprio per chi – come noi – non vi può accedere. Siamo andati a caccia di outfit originali e di personaggi che potessero dirci di più sul loro lifestyle e sulle sfilate.

Mariacarla Boscono.

Milano non è poi così grande. Ma spostarsi da una location all’altra nel pieno dell’evento diventa meno banale del previsto. Se si aggiunge un cielo grigio e una pioggia quasi mai sopita allora bisogna chiamare agli straordinari ogni nervo.

Per motivi logistici abbiamo selezionato solo alcune sfilate da raggiungere. Il primo giorno ci siamo recati da MM6 Margiela e Moschino; il venerdì da Philosophy e Gucci e infine sabato da D&G e Jil Sander.

I segnali che avvisano la presenza di una sfilata nei paraggi sono pochi ma costanti; ovvero la presenza di auto dai vetri fumé che accompagnano gli ospiti (a volte anche delle transenne a chiudere la strada), flash di macchine fotografiche e infine personaggi dagli outfit nuovi e mai banali.

Leonie Hanne.
Tyga.

Abbiamo scelto di intervistare diverse figure che orbitano intorno all’evento, dalle modelle, agli ospiti, agli influencer in cerca di visibilità che non hanno accesso alle sfilate.

Da Margiela dopo aver fotografato personaggi iconici come Tyga, eravamo incuriositi su come gli intervistati affrontassero l’evento così elitario.

Alla domanda “cosa porti sempre con te durante la Fashion Week?” la risposta più romantica è stata fornita da un modello, il quale ha affermato che la propria macchina fotografica non può mai mancare per immortalare i ricordi. La maggior parte degli altri modelli invece hanno fornito risposte più consuete, come “sigarette e power bank”. In linea di massima, in quanto lavoratori, ci sono apparsi molto più “sobri” degli ospiti. Probabilmente gli addetti ai lavori normalizzano la natura adrenalinica dell’evento anteponendo la professionalità al divertimento.

Nei pressi della sfilata di Philosophy erano presenti Melissa Satta, Diletta Leotta, Marta Losito e Martina Strazzer. Con le ultime due abbiamo discusso di come Milano si trasforma durante i giorni dell’evento. C’è chi come Marta ha modo di tornare a casa per cambiare l’outfit e chi invece è costretto a cambiarsi in auto o in giro per la città.

Da Gucci abbiamo incontrato Tatania Funkova, un’influencer viennese fondatrice del brand “Fat & Beautiful”.
Se la moda aiuta a stare bene con se stessi e aumentare la propria autostima siamo stati lieti di far due chiacchere con Tatania che ci ha introdotto alla sua filosofia. La moda non è limitata alle sfilate o ai fisici esili dei modelli. Il suo brand porta avanti proprio questo ideale. In primis bisogna sentirsi a proprio agio con il corpo, e in secondo luogo non è vero che per le taglie forti non esistono capi d’abbigliamento trendy e ugualmente iconici.

Tatiana Funkova.

La Fashion Week è un crocevia di storie ed esperienze. Nonostante sia un evento esclusivo è anche un catalizzatore di idee, personaggi e culture.
Di riflesso anche il nostro gruppo ha assorbito l’energia trasmessa dall’evento. Abbiamo consolidato i rapporti fra i membri vivendo un’esperienza totalizzante che difficilmente dimenticheremo. In conclusione, la Fashion Week è una manifestazione radiale che può essere vissuta da ognuno di noi senza dover necessariamente partecipare attivamente a sfilate o after-party.

Marc Forne.
Gala Gonzalez.

Editors: Max Brtl & Pit Brtl
Photographer & Art Director: Cristina Licitra
AudioVideo Editor & Author: Stefano Guastella
Interviewers: Carla Iacono & Alessandro Rizzo
Interviewer & Video Editor: Flavia Criscione
Videomaker & Editor: Duccio Pintucci
Graphic Designer: Elisabetta Brugaletta

Niki Wujie.
Gilda Ambrosio.

About Author /

Siciliano di 23 anni trapiantato a Milano, si laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Catania e nel frattempo segue corsi di sceneggiatura, scrittura creativa e Narrative Design. Attualmente impegnato nel conseguimento della laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media presso l’Università IULM di Milano.

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