Le Feste Antonacci: il loop dolce-amaro di una musica ironica e coinvolgente 

Il duo formato da Giacomo Lecchi d’Alessandro e Leonardo Rizzi partito da un incontro a nozze e che ha collaborato con HBO, Netflix e Bocelli

Giacomo Lecchi d’Alessandro e Leonardo Rizzi sono entrambi figli degli anni ‘80, hanno in comune la passione per lo sport – anche se non lo praticano – e una esagerata voglia di fare musica. Le loro strade si sono incrociate, come nelle migliori storie, per puro caso: si conoscono per la prima volta a Capraia, durante un matrimonio nel gennaio 2014. In quell’occasione, Giacomo e Leonardo, pur avendo sempre seguito strade diverse, si trovano a parlare di musica.

Il meccanismo era stato innescato… bastava solo accenderlo.

Le Feste Antonacci, foto di Filippo Moscati.

Le idee fluttuano e mutano in varie forme e musiche, si ritrovano a Parigi: Leonardo ricontatta Giacomo; i due si incontrano e dopo una giornata di lavoro tirano fuori ‘Diverso’. Nascono così anche l’anima e il sound del progetto. Seguirà la scrittura di uno dei loro pezzi migliori: ‘Mi piace lo sport’, che recita:

Mi piace lo sport
Ma non lo pratico
Mi piace lo sport
Non l’acido lattico
Mi piace la box
Ma non i pugni in faccia

Con un’estetica audace e un approccio originale, Le Feste Antonacci creano brani che riflettono le loro influenze musicali, ispirandosi a leggende come Battisti, Battiato, i Beatles e Bach (“le quattro B”). La loro musica è caratterizzata da testi aperti all’interpretazione e melodie fresche, senza compromessi. Qualcosa di nuovo in Italia, che ricorda un po’ lo stile di Elio e le Storie Tese, ironia e sarcasmo che creano un loop dolce amaro, con un perfetto sottofondo musicale.

Ma come si è arrivati al nome del gruppo? Questa è una storia che hanno raccontato così:

Durante il brevissimo processo di realizzazione del primo singolo, ‘Diverso’, per evitare l’inclinazione tipica del giovane musicista a voler impressionare dimenticandosi la fruibilità della sua musica viene introdotta una regola: “Ma questo pezzo passerebbe a una festa di Biagio Antonacci?”. Le feste dei suoi video, tutti vestiti di bianco, tutti sorridenti, tutti belli. Dopo un brevissimo scambio di messaggi la scelta del nome divenne allora chiara: Le Feste Antonacci. Evocativo anche dell’universo di quelle band da festa di paese o balera a denominazione familiare

– Le Feste Antonacci

Negli ultimi anni, il duo si è affermato nel panorama musicale e nell’industria delle colonne sonore, collaborando con giganti come HBO e Netflix.

La canzone ‘La vita fa schifo’ è stata scelta nel 2023 come tema musicale per la prestigiosa pubblicità natalizia di John Lewis, un traguardo che segna un nuovo capitolo nella loro carriera.

Ma, visto che il pezzo risultava forse troppo audace per una pubblicità di Natale, dopo innumerevoli video conferenze e prove di adattamento, viene scelta una nuova versione del brano: ‘La vita è una festa’. In questa vicenda entra in scena, con grande sorpresa dei membri del gruppo, Andrea Bocelli, che con i suoi virtuosismi crea una magnifica versione del brano.

L’incontro con i due artisti è immortalato nel video del brano ‘Festa’ in cui li vediamo “ragionar d’arte con il Maestro dei Maestri”, parafrasando la band.

A giugno 2024, invece, riusciranno a portare il loro sarcasmo in musica direttamente sul palco di Propaganda Live con ‘La vita fa schifo’.

La loro discografia è un esempio di “do it yourself”: i due membri, entrambi polistrumentisti, suonano e producono ogni elemento delle loro canzoni. Hanno già pubblicato due EP, ‘Grandi Successi’ e ‘Di Poche Parole’, che rappresentano tutta la loro versatilità e creatività.

Copertina dell’EP ‘Grandi Successi’.
Copertina dell’EP ‘Di Poche Parole’.

‘Grandi Successi’ è un disco che vuole sancire l’entrata in campo nel genere indie pop… a detta di Giacomo e Leonardo: “un po’ come Napoleone che si incorona da solo”.

‘Di Poche Parole’ è un esercizio di stile che si propone di rovesciare i tradizionali rapporti tra testo e musica in una canzone. Molte canzoni attuali si fondano su una struttura armonica fissa che si ripete in loop, con la narrazione e le emozioni che si sviluppano principalmente attraverso le parole. In questo EP, invece, il testo è costruito attorno a frasi brevi, lasciando che sia la musica, attraverso le sue variazioni, a trasformare il significato delle parole e a riplasmare la narrazione.

Sul palco, il duo è accompagnato da tre talentuosi musicisti francesi: Mahmadou Touré, Waly Loumé e Alex Butlen. Il live di Le Feste Antonacci è come una festa matrimoniale: ogni esibizione è un evento unico, carico di vitalità e aperto all imprevisto, che ricerca il dialogo col pubblico. D’altronde, la varietà stilistica e metronomica del repertorio rende l’esperienza impossibile da vivere passivamente: si viene costantemente stimolati da emozioni in continuo mutamento… “e si finisce stanchi ma felici.”

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Anna Toscano nasce a Reggio Calabria nel 1994. A diciotto anni si trasferisce a Bologna per iniziare l’Università e lì entra in contatto con varie riviste di musica. Giornalista musicale e scrittrice per passione, dopo la Laurea in lingue viaggia tra Roma e Milano, continuando a scrivere. Nel 2020 fonda Archivio Immaginazione, una community di scrittura creativa dove promuove ed entra in contatto con scrittori emergenti, mentre nel 2023 pubblica la raccolta di racconti 'Contactless'.

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