MEEND, il brand di gioielli contemporanei firmato Giada Pavan

MEEND  – lo stile pop anni 90’ nei bijoux in plastica di Giada Pavan 

Allegri e sgargianti, i gioielli di plastica realizzati da Giada Pavan richiamano immediatamente le atmosfere anni 90 dalle quali la designer si sente perfettamente rappresentata.

Le parole chiave del suo brand sono glitter, paillettes,

colori. Un look un po’ “Barbie” e un po’ “Cioè che ci riporta subito alla spensieratezza dell’infanzia e che nell’ultimo periodo è stato totalmente riportato in auge da star e influencer come Dua Lipa e Chiara Ferragni.

Eppure, le radici di questo progetto affondano in un periodo tutt’altro che spensierato: è durante i primi mesi di lockdown e a seguito di una, seppur momentanea, grave crisi sentimentale che nasce MEEND.

MEEND – letteralmente, significa rammendare, abitudine molto vicina alla designer, che da sempre prova il desiderio di “aggiustare” ciò che è rotto (oggetti, situazioni, sentimenti) piuttosto che sostituirlo o gettarlo via. 

Il termine è stato però scelto anche per il gioco di parole che forma: “ME – END” (la fine di se stessi e l’inizio di qualcosa di nuovo), ovvero esattamente ciò che è stato questo progetto per Giada.

Dopo la laurea in design della moda conseguita a Venezia, Giada ha subito cercato la sua strada nel mondo del fashion, facendo le prime esperienze aParigi da Jaquemus e trasferendosi poi a Londra.

Nei primi mesi di lockdown per fare fronte al momento di crisi sociale e personale che stava attraversando, Giada ha usato la sua creatività per reinventare se stessa. L’arte e il fashion hanno da sempre avuto una funzione salvifica e liberatoria nella sua vita, e la necessità di superare l’incertezza per il futuro e di ritrovare la propria identità hanno riportato la designer ai ricordi adolescenziali degli anni ’90 e alla nascita della sua prima collezione. 

L’obiettivo di MEEND però non è solo quello di esprimere la personalità della sua creatrice, ma anche quella di chi sceglie di acquistare questo brand: è per questo che gli anelli sono creati con vari materiali (plastica, resina, creta) e possono venire personalizzati per esprimere completamente l’identità e il mood di chi li indossa.

Laureata alla facoltà di Filosofia di Bologna, nasce a Ravenna nel settembre del 1995. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e nel 2015 si classifica al primo posto della sezione “racconto” al premio letterario DeLeo-Brontë con il racconto breve “il cimitero di casa Brontë” pubblicato all’interno della raccolta Brontëana IV. Sempre nel 2015 altri due suoi racconti brevi vengono pubblicati all’interno della raccolta noir ‘Schegge per un Natale Horror’. Nel 2020 si classifica al primo posto nella sezione “romanzo inedito” al premio letterario nazionale Giovane Holden pubblicando così il suo primo romanzo: ‘L’hotel delle cose perdute’ un mistery dai risvolti onirici e introspettivi.

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