Rose Aste: la libertà dell’autodeterminazione tra vita, cinema e teatro
La protagonista di ‘Anna’ racconta il suo percorso da attrice, dai corsi di recitazione a Cagliari all’esperienza a Roma davanti e dietro le quinte
“Io, nel mio lavoro, cerco di trasmettere la verità, mi rendo conto che non sempre è possibile, ma credo che una persona, se è spinta ad andare a vedere uno spettacolo o un film, abbia il bisogno di credere in una storia. Ecco, io come attrice mi metto al servizio delle storie”.
– Rose Aste
Sono parole cariche di amore e profondità quelle che Rose Aste usa per raccontare l’obiettivo principale che guida la sua carriera, nonché la sua più grande passione: la recitazione.
Nata a Cagliari il 17 giugno 1996, rimane nella sua città natale fino ai ventisei anni e lascerà definitivamente l’isola per trasferirsi a Roma nel momento significativo in cui si renderà conto di aver custodito per anni la grande necessità di intraprendere una carriera nella recitazione.
Dopo aver frequentato il liceo linguistico, Rose decide, anche sotto consiglio dei genitori, di non abbandonare completamente gli studi e frequenta così il corso di laurea triennale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Cagliari e successivamente quello magistrale di Interprete presso l’Alma Mater di Bologna.
Tale percorso, anche se non completamente in linea con i sogni della giovane Rose, le sarà per molti aspetti utile anche nella sua futura carriera nella recitazione, trattandosi di un settore dinamico e spesso aperto a collaborazioni internazionali.
Intenta ad acquisire una maggior esperienza tecnica, Rose inizia la formazione da attrice nella sua città natale, partecipando a numerosi corsi professionali, workshop di recitazione, e canalizzando in essi la maggior parte delle sue energie, per poi proseguire la preparazione in altre zone d’Italia.

Decide di dedicarsi allo studio del teatro sfruttando le sere libere per frequentare più realtà, poiché, come lei stessa afferma:
“In una disciplina come la recitazione, insegnati diversi possono trasmettere tante cose diverse, pur lavorando sugli stessi concetti. Credo infatti che sia bene conoscere non dico tutto, ma il più possibile delle sfaccettature e dei vari metodi del mestiere dell’attore”.
– Rose Aste
Le prime soddisfazioni per Rose Aste arrivano nel 2017 con le prime scritture teatrali, poi nel 2019 con quelle cinematografiche, in particolare con il film ‘L’agnello’ di Mario Piredda.
Nel 2023, dopo anni trascorsi come organizzatrice di eventi e rassegne culturali, le viene assegnato il ruolo di Anna nell’omonimo film di Marco Amenta, presentato alle giornate degli Autori nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
‘Anna’ vince diversi premi, come la menzione speciale FEDIC alla Mostra di Venezia, il premio della giuria giovani al Cinemed di Montpellier, e il premio Isolacinema a lei assegnato al Festival del Cinema di Tavolara.

Tale riconoscimento suscita nella giovane attrice la soddisfazione e la motivazione per continuare, così inizia a ricercare nuove opportunità in ambito cinematografico.
Tra un provino e l’altro, ha la possibilità di lavorare dietro le quinte come assistente alla regia, fornendo un punto di vista diverso e interessante per chi ama il mondo del cinema e che lei stessa definisce:
“Un’esperienza che qualsiasi attore dovrebbe fare, un cambio di prospettiva utilissimo”.
– Rose Aste
Le difficoltà in questo mestiere sono numerose, ma per Rose non sono motivo di blocco, poiché la sua determinazione e l’amore che nutre per la recitazione sono più forti di ogni altro ostacolo, infatti spiega:
“Quello che ho capito in questi anni è che la recitazione è l’unica cosa che mi fa sentire veramente nel posto giusto, mi sento di star facendo veramente il mio lavoro”.
– Rose Aste


Riesce così a cogliere opportunità stimolanti anche nei momenti complessi, guidata anche dai suoi più radicati valori, primo fra tutti l’uguaglianza:
“Fin da quando ero ragazzina ho molto a cuore il tema dell’intersezionalità, della lotta per i diritti umani e per i diritti degli animali, infatti sono vegana da quattro anni”.
– Rose Aste
Questa attenzione all’etica le restituisce energia sia nel suo percorso di vita che sulla scena.


Giovane artista piena di passione e di autodeterminazione – tanto da aver scelto personalmente a quattordici anni di cambiare il proprio nome che ha poi ufficialmente registrato all’anagrafe -, Rose rivela di non aver seguito rigidamente nessun modello:
“Gli artisti che mi ispirano sono tanti e nessuno, nel senso che, ovviamente, quando stimi qualcuno, consciamente o inconsciamente, questo inevitabilmente ti ispira. Sono però anche dell’idea che una persona debba essere libera dal culto della personalità altrui e cercare di essere una grande e sempre migliore versione di sé, e non una piccola versione di qualcuno di grande”.
– Rose Aste


Rose Aste è fiduciosa nei confronti del futuro: per quanto riguarda il cinema qualcosa già bolle in pentola, mentre in ambito teatrale la speranza è quella di imbattersi in una buona occasione che le dia la possibilità di collaborare con una produzione solida alle spalle.
“Riuscire un giorno ad ispirare qualcuno ed essere felice”.
– Rose Aste
È questo, infine, il tanto semplice quanto profondo destino che Rose auspica guardando al domani, e noi glielo auguriamo.