Cover Story Issue #10: Occhi verso Sanremo Giovani con ‘Ullallà’, il brano che dà voce ai vent’anni tra fragilità, crescita, e le paure che accompagnano il primo amore

La storia di Andrea Occhipinti, in arte Occhi, dai primi brani al debutto a Sanremo Giovani: l’editoriale che ci porta dietro le quinte del suo universo musicale

Andrea Occhipinti – in arte Occhi – ha ventun anni, viene da Lodi, e si contraddistingue per la sua rara capacità di raccontare le emozioni senza filtri. Non le mette in ordine, non le sistema, le lascia semplicemente vivere. La sua musica nasce così, da piccole crepe quotidiane che sotto la luce giusta diventano mappe, ed è forse per questo che chi lo ascolta finisce spesso per identificarsi: Occhi non racconta la fragilità dall’esterno, la vive e la restituisce senza paura.

Cover issue #10: Occhi fotografato da Tommaso Barbolini per Not Yet Magazine.

Il suo percorso comincia solo un paio di anni fa, nel 2023, quando pubblica i primi brani e si ritrova davanti a un pubblico che cresce insieme a lui. Le sue non sono canzoni scritte per stupire, ma per restare: ‘Maradona’, ‘Gran Casino’, ‘Due occhi come i tuoi’ non inseguono una posa, ma raccontano un modo di stare al mondo.

Tracce che gli aprono le porte dell’attenzione nazionale, con centinaia di migliaia di ascolti e un crescente supporto manageriale. Si tratta di istantanee rubate all’adolescenza che finisce e alla giovinezza che arriva senza bussare, tasselli di un immaginario personale ormai riconoscibile: ruvido, intuitivo, sincero fino all’osso.

Il 2025 rappresenta un passaggio decisivo, prima con l’ingresso nel roster dell’etichetta discografica Nigiri e poi con la selezione tra i ventiquattro cantanti in gara a Sanremo Giovani con ‘Ullallà’, un brano che racconta l’oscillazione incerta di chi vorrebbe innamorarsi senza farsi male, di chi si muove tra paure e slanci con una grazia involontaria.

Nelle sue parole c’è il desiderio di crescere senza perdere la delicatezza: quel respiro sospeso tipico dei vent’anni, quando tutto fa paura ma tutto chiama.

Per raccontare visivamente questo nuovo capitolo abbiamo deciso di ritrarlo all’interno dei Take Away Studios, studio di produzione musicale fondato nel 2018 dai musicisti Riccardo Lodi, Davide Marchi, Francesco Landi insieme a Benjamin Mascolo e Federico RossiBenji & Fede – in cui Occhi sviluppa le proprie idee insieme al team creativo. Non è solo lo sfondo della nostra cover story: è uno spazio vivo, dove idee grezze diventano bozze, e le bozze si trasformano lentamente in canzoni.

Fotografarlo lì ha significato entrare in un retroscena che solitamente resta invisibile, dove i progetti sono ancora timidi, le canzoni non hanno ancora un nome, e dove esiste la libertà di sbagliare. Nel servizio lo vediamo mentre scrive, canta, suona il pianoforte o la chitarra: gesti quotidiani che per Occhi sono il modo più diretto per lasciare che la musica prenda forma. Abbiamo cercato di cogliere ciò che lo definisce: una voce che esprime un presente in rapido movimento e, allo stesso tempo, il bisogno di conservare spontaneità, margine d’errore, delicatezza. Take Away Studios si è rivelato il contesto ideale per questa narrazione visiva: un ambiente che profuma di sperimentazione e che permette agli artisti emergenti di immaginarsi senza limiti.

In questo numero dedicato alle arti visive e alla loro capacità di attraversare ogni ambito creativo, il nostro intento è stato quello di restituire il mondo sonoro di Occhi attraverso immagini che non cercano di interpretarlo, ma di accompagnarlo. Entrare nel suo spazio creativo, senza artifici, ci ha permesso di mostrare ciò che le sue canzoni fanno da sempre: avvicinare chi ascolta, farlo entrare in un territorio intimo, dove la musica nasce prima ancora di diventare brano. Una prossimità che restituisce la misura autentica del suo percorso.

‘Ullallà’ conferma tutto questo: Occhi non usa il pop per semplificare, ma per dare forma alle pieghe della vita che spesso passano inosservate. Le sue canzoni parlano di legami autentici, di amicizie che salvano, di amori che fanno crescere, della paura di sbagliare e del coraggio di riprovarci.

È la voce di una generazione che non finge di sapere, ma che vuole raccontarsi davvero. Ed è forse proprio qui che si nasconde ciò che lo rende così raro.


Cover Story: Not Yet Magazine
Editors & Art Directors: Max Brtl & Pit Brtl
Talent: Andrea Occhipinti aka Occhi
Photographer: Tommaso Barbolini
Stylist: Luca Fralleone
Make Up & Hair: Alice Bulgarelli
Location: Take Away Studios

About Author /

Alice Ferrari nasce a Modena nel 2005. Attualmente frequenta il corso di laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna. Fin da bambina è affascinata dal mondo dell’arte: amava inventare spettacoli in cui si esibiva come attrice, e scrivere canzoni o racconti dando voce alla sua creatività e alle sue esperienze. Oggi trova nella scrittura una valvola di sfogo, un modo per esprimersi e comunicare con sincerità e consapevolezza. Grazie a Not Yet Magazine ha l’opportunità di coltivare questa passione e di entrare in dialogo con le storie di giovani artisti.

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