Giuseppe Puocci, immagini in movimento: quando la fotografia sconfina la realtà e diventa filmato

Il Filmmaker e DOP dall’altro lato dell’obiettivo racconta di sé, dell’estetica surrealista e del suo percorso creativo

Un’indovina dal volto coperto, intenta a leggere il futuro su carte che non sono come tutte le altre carte, che prendono vita e comunicano con lo spettatore, questo è il progetto dal titolo ‘Tarot Card’ che ha permesso a Giuseppe Puocci di arrivare come finalista del Canadian Film Festival.

La direzione creativa del video trasporta gli occhi dell’osservatore da una scena all’altra, in quella che è la percezione di un mondo surrealistico, attraverso effetti e luci di cui Puocci si fa maestro, grazie al background esperienziale acquisito nel lungo viaggio della sua formazione.

Giuseppe nasce a Maddaloni, ma cresce nelle Marche, il suo percorso creativo inizia alle superiori quando, nella fotocamera, trova il mezzo attraverso cui esprimersi. Come ogni giovane appartenente alla sua generazione inizia da YouTube, l’approccio a questa piattaforma gli ha permesso di riscoprirsi, allargando i propri orizzonti e trovando così la sua massima espressione nella videografia.

Locandina di ‘Tarot Cards’.

Il punto di svolta è stato aprire un canale YouTube nel 2012, questo mi ha aiutato a cambiare il mio modo di vedere questo mondo e comprendere realmente che poteva essere un vero e proprio lavoro. Da lì ho iniziato a mettermi in gioco e propormi anche al di fuori della mia zona comfort“.

– Giuseppe Puocci
Giuseppe Puocci.

In un periodo dove non vi erano ancora tutorial o corsi come oggi, è stata fondamentale nella crescita di Puocci una costante dedizione. Giornate intere passate a sperimentare, alimentato dall’amore verso “immagini in movimento”, come lui stesso le definisce, e con la voglia di fare di una passione il suo lavoro. 

Nel 2013 arriva per lui un’opportunità che lo aiuta a fare chiarezza e cambiare percezione sul suo percorso: un amico, Gianluca Grandinetti – ad oggi socio dello stesso Puocci con cui sta avviando il progetto DAMN. Studio – gli propone di partecipare come assistente alla regia al docu-film del tour ‘Guerra e Pace’ di Fabri Fibra.

La mia formazione è stata sul campo. Tra un set a Roma e uno a Milano, ho cercato di affinare la mia tecnica e il mio gusto“.

– Giuseppe Puocci

Da quel momento Puocci inizia a collezionare una serie di importanti collaborazioni partecipando a diversi progetti come Direttore della Fotografia – per Dior, Kenzo, Zalando, Negramaro, Nerogiardini, Sergio Tacchini, per citarne alcune – e si dedica parallelamente a lavori individuali, che spaziano tra i diversi settori artistici, dalla moda fino alla musica.

Insieme al successo professionale, Puocci non smette però di conservare in sé la stessa dedizione del giovane autodidatta, caratteristica che gli ha permesso di conseguire una specialistica in direzione della fotografia.

Frame tratto dal videoclip di ‘Cosa c’è dall’altra parte’ dei Negramaro diretto da Gianluca Grandinetti e di cui Giuseppe Puocci ne ha curato la fotografia.

I suoi modelli estetici e le numerose esperienze acquisite nel tempo gli hanno permesso di maturare una tecnica e un gusto di tipo surrealistico, stile che riporta in tutti i progetti a lui commissionati. 

Gli artisti a cui mi ispiro, ora come ora, sono di certo quelli che hanno sempre creato in me grandi stimoli e che trattano il mondo surreale, come Eugenio Recuenco. La sua fotografia e il suo modo di trattare la luce hanno sempre influenzato me e i miei lavori“.

– Giuseppe Puocci

Versatilità, ispirazione, costanza e passione, i quattro punti cardinali della bussola che hanno orientato e continuano ad orientare il lavoro di Giuseppe Puocci, dai suoi esordi fino ad obiettivi futuri. Nel bagaglio portato sulla spalla a destra infatti, non vi sono solo esperienze ma anche sogni da realizzare, come quello di approcciarsi e dedicarsi al mondo cinematografico, da lui solo temporaneamente sfiorato nel 2020. 

Frame tratto da ‘Merica’, un cortometraggio di Alex Scopini sull’emigrazione marchigiana, il ricordo e l’importanza delle propria storia, in cui troviamo Giuseppe Puocci in qualità di Direttore della Fotografia.

Sto cercando, a livello imprenditoriale, di diversificare il più possibile le mie entrate in modo da liberare del tempo e potermi dedicare alla realizzazione di un mio cortometraggio. Il mondo del cinema l’ho solo toccato con un dito, partecipando come direttore della fotografia al cortometraggio ‘Merica del 2020, quindi mi piacerebbe approfondire e raccontare una storia tutta mia che sto scrivendo da un paio di anni“.

– Giuseppe Puocci

Gli anni sono passati eppure ancora due cose accomunano il ragazzino che sperimentava alla scrivania e il Filmmaker professionista di oggi: amore e ricerca. Attendiamo dunque l’uscita del suo prossimo progetto così da poterci immergere in maniera inedita e personale nel mondo immaginifico e surrealista di Giuseppe Puocci.

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Erika del Prete nasce a Foggia nel dicembre 1999. Diplomatasi nel 2018 al Liceo Artistico, attualmente vive a Napoli per conseguire la laurea in Fashion Design. Appassionata da sempre di tutto ciò che possa dare sfogo alle proprie emozioni, i suoi interessi spaziano dalla moda all'arte, sino al canto, la scrittura e molto altro. Con l'obiettivo di poter lasciare un segno nel prossimo, dal 2022 ha iniziato a scrivere per Not Yet Magazine.

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