Art

Joan Juncosa: trasformare la città e l’abbandono in opera d’arte

Dai pavimenti idraulici ai progetti di riqualificazione urbana, l’artista e architetto catalano ridefinisce il rapporto tra arte e spazi pubblici

Una sfida del nostro secolo è quella di ripensare agli ambienti in cui viviamo in modo creativo e sostenibile, tra i professionisti e appassionati che si dedicano a questa causa si distingue l’architetto e artista catalano Joan Juncosa. 

La sua capacità di trasformare gli spazi urbani, utilizzando elementi che spesso passano inosservati, lo ha portato a sviluppare progetti che non solo abbelliscono le città, ma ne esaltano il patrimonio storico e naturale. Il suo lavoro, radicato nella città di Barcellona, si espande ben oltre, raggiungendo un pubblico internazionale e facendo dialogare ambiente e architettura in modo unico.

Joan Juncosa.

Joan ha iniziato a sviluppare i suoi progetti durante la pandemia del 2020. Costretto in casa, ha trovato ispirazione nei dettagli del suo appartamento, in particolare nei pavimenti idraulici che lo circondavano. Da qui è nata l’idea di riprodurre queste piastrelle: 

Ho voluto trasformare in un’opera d’arte i pavimenti idraulici, autentici tesori che calpestiamo ogni giorno”.

– Joan Juncosa

La sua prima iniziativa, ‘Tiles Around The World’, ha avuto un impatto globale. Dopo aver invitato i passanti a immortalare le sue piastrelle e a inviare foto dei pezzi appesi nei loro luoghi preferiti, ha ricevuto immagini da Istanbul, Tokyo, Petra e molte altre città, raggiungendo 87 paesi. Questo progetto ha aperto le porte a mostre e commissioni, dando il via alla sua carriera artistica o come lui stesso la definisce “la sua doppia vita: architetto di giorno e artista sempre”.

La sua evoluzione artistica è stata guidata dalla volontà di valorizzare e riparare gli elementi della città, come ad esempio marciapiedi, sedute, statue. Non si tratta solo di restauro, ma di un contributo a migliorare l’ambiente in cui viviamo, arricchendo spazi in pessime condizioni con interventi creativi, nell’attesa di essere rinnovati.

Uno dei suoi progetti più significativi, è ‘Art Booths’, in cui ha trasformato cabine telefoniche abbandonate in opere d’arte. Attraverso questo progetto, ha dato nuova vita a strutture obsolete, creando un dialogo tra architettura e cittadinanza.

Nel 2024 ha lanciato il progetto ‘Save Heritage’, restaurando le panchine storiche del Paseo de Gracia con dei “Cerotti d’arte”. Questo progetto ha spinto l’amministrazione a ripristinare le secolari sedute. Sottolineando l’importanza di valorizzare il passato per migliorare il futuro, l’artista ha poi aggiunto:

Voglio pensare che con la mia arte contribuisco a proteggere questi meravigliosi pezzi che i nostri antenati hanno realizzato”. 

– Joan Juncosa

Joan Juncosa ci invita a guardare la città con occhi diversi e a vedere la bellezza nel deterioramento grazie a una rielaborazione creativa di elementi o all’inserimento di dettagli fantasiosi e inaspettati. Ogni suo progetto rappresenta un atto di cura per lo spazio pubblico, una dichiarazione d’amore per la città e un appello alla responsabilità collettiva. Con un approccio che combina arte, architettura e sostenibilità, questo artista catalano non solo valorizza il nostro patrimonio, ma ci mostra anche come antico e contemporaneo possano coesistere in armonia.

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Erika del Prete nasce a Foggia nel dicembre 1999. Diplomatasi nel 2018 al Liceo Artistico, attualmente vive a Napoli per conseguire la laurea in Fashion Design. Appassionata da sempre di tutto ciò che possa dare sfogo alle proprie emozioni, i suoi interessi spaziano dalla moda all'arte, sino al canto, la scrittura e molto altro. Con l'obiettivo di poter lasciare un segno nel prossimo, dal 2022 ha iniziato a scrivere per Not Yet Magazine.

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