Art

Nella luce di I Am Winter una geometria cosmica di emozioni 

“La mia arte è il ponte che collega me e il mondo”

Quelli di Paolo Emanuele Barretta sono colori pieni e potenti, figli di una luce fredda che sa d’inverno: da quei colori, come ghiaccio esposto al sole, vengono alla luce le emozioni che hanno portato questo giovane fotografo e content creator – conosciuto come ‘I am winter’ – a vantare collaborazioni con brand come Gucci, Versace, MaxMara e Prada, a vincere nel 2021 il prestigioso contest ‘Portrait Of Humanity’ indetto dal British Journal Of Photography che gli permette di esporre i suoi lavori in tutto il mondo, fino a ricevere una menzione d’onore dall’IPA Photo Awards 2021 e ad arrivare finalista al concorso ‘The Independent Photo’, tra le altre cose.

Ma partiamo dall’inizio, quando la necessità di sbrogliare le sensazioni e indirizzare gli stimoli creativi diventa la molla per la sperimentazione: 

Autoritratto di Paolo Emanuele Barretta

 “Da sempre attratto da un approccio prevalentemente estroso ed emotivo, la mia reale propensione artistica nasce con il disegno, mezzo tramite cui ho iniziato a sperimentare il ritratto, elemento caratterizzante del mio percorso in tutte le sue declinazioni

– Paolo Emanuele Barretta

Paolo, come spesso capita a chi non resiste al richiamo dell’arte, da lì è partito per intraprendere diverse strade, offrendosi a esperimenti sempre nuovi: 

“Il disegno è stato presto sostituito da qualcosa di ben più forte e potente, cioè la musica. È stata la musica a permettermi di viaggiare in mondi a me totalmente sconosciuti, attraverso l’ascolto personale e la pratica del pianoforte, da sempre mio fedele compagno di vita. Ciò che ho sempre ricercato è la possibilità di percepire completamente il mondo circostante, di creare un ponte tra la mia individualità e la geometria del cosmo”. 

– Paolo Emanuele Barretta

Ed è stata proprio la musica a svelare una nuova urgenza, una necessità ancora più forte: dare forma a determinate sensazioni che provava grazie a quelle note iniziando a imprimerle sullo schermo di una macchina fotografica.

“È stato un percorso travagliato, cominciato per gioco, affrontato con più determinazione, abbandonato per insicurezza, evitato per paura, odiato per debolezza, ripreso per estremo bisogno psicofisico. Tra le parole che descrivono questo percorso è racchiusa un’intera esistenza: anni della mia vita spesi a conoscermi, odiarmi, mancarmi, proteggermi, ferirmi. Crescere”

– Paolo Emanuele Barretta

Con il tempo Paolo ha costruito una community sui social con cui condivide il suo lavoro (cercatelo come @iamwinter), caratterizzato da una grande ricerca cromatica, stilistica ed emotiva: Paolo impiega la fotografia come metodo per affrontare sensazioni quali l’inquietudine, la malinconia e la tristezza, tutti elementi che in un qualche modo caratterizzano da sempre il suo percorso di crescita – e spesso quello di tanti altri giovani artisti – a cui ha voluto conferire un’estetica ben precisa. 

La fotografia è diventata il ponte di collegamento tra lui e il mondo che tanto cercava, ma la strada che prenderà come artista è ancora tutta da scoprire: 

“Ci sono troppe cose che ancora non conosco di me, e decisamente non ho ben chiara in mente la direzione in cui sto andando. Ciò che so con certezza è che il mio primo album musicale è in procinto di nascere, e non vedo l’ora di poter condividere con il mondo una tra le cose più̀ preziose che abbia mai fatto in tutta la mia vita”.

– Paolo Emanuele Barretta

Un’esperienza inedita che non fermerà il suo percorso di fotografo e content creator – per non farsi mancare nulla, da qui a qualche mese rilascerà anche un corso di fotografia con una piattaforma leader nel mondo di corsi online -. E per il futuro, ciò che più conta: 

“Spero solo di stare bene, di essere quantomeno contento in questo periodo storico pieno di enormi incertezze”.  

– Paolo Emanuele Barretta

About Author /

Chiara Mastria nasce in provincia di Modena nel novembre del 1988, con un’innata passione per la scrittura e il racconto. Il suo rapporto ultradecennale con il mondo del giornalismo mette radici nella redazione modenese dello storico quotidiano ‘il Resto del Carlino’, per il quale lavora ancora oggi. Giornalista pubblicista, Chiara è anche mamma di due bambini, Emma e Tommaso, che continuano ad alimentare la sua anima da cantastorie.

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