Art

Opere d’arte che prendono vita

Il progetto fotografico di Antonio Giancaspro che anima le opere di Picasso 

Opere d’arte e immagini storiche prendono vita nella delicata serie fotografica di Antonio Giancaspro. “P.C.S.S.” è il nome del progetto dell’artista che deciso di ispirarsi alle opere d’arte più famose di Pablo Picasso del quale è un grande ammiratore, ha realizzato degli scatti minimalisti e a tratti dark, caratterizzati da un’atmosfera intima e fragile.

Pablo Picasso, ‘Suonatore di flauto doppio seduto‘, 1958
Antonio Giancaspro, ‘P.C.S.S’, 2020.

Per quelli che non lo conoscono, Antonio Giancaspro è un giovane artista nato nella provincia di Bari che ha presto iniziato ad approcciarsi alla fotografia, quando all’età di quattordici anni acquistò la sua prima macchina fotografica, una Canon 1100d.

Il giovane Antonio si innamora subito di questa forma d’arte con cui riesce liberamente ad esprimere pensieri, emozioni e raccontare storie, ma in realtà il suo curriculum artistico vanta tantissime esperienze e di vario genere: realizza la sua prima esposizione pubblica nel 2011 presso un’associazione culturale di cui è attualmente socio e allestitore, ‘Culturama’, mentre appena tre mesi dopo trova un incarico lavorativo come fotografo per ‘Fuse Lab’, importante nome della scena techno pugliese.

Nel 2013 riveste il ruolo di direttore artistico per l’evento ‘Angolo grado 0’. L’evento univa diverse arti figurative come fotografia, moda, scultura e cinema, sviluppando il tema della geometria da cui nasce l’interesse di Antonio per il minimalismo e la “struttura delle cose”.

È durante questo evento che incontra il designer di ‘Skill Officine’ – un brand d’abbigliamento italiano – che colpito dallo stile di Antonio lo incarica di realizzare la campagna pubblicitaria per la stagione autunno-inverno 2014/15.

Due anni dopo si occupa nuovamente della terza edizione di ‘Angolo grado 0’ e realizza un’esposizione di nudi: un genere a cui non si era mai approcciato ma a cui si appassionerà e riproporrà in futuro, anche nel progetto “P.C.S.S.”.

Pablo Picasso, ‘I due saltimbanchi (Arlecchino e la compagna)‘, 1901
Antonio Giancaspro, ‘P.C.S.S’, 2020.

Insieme ad alcuni amici fonda poi, nel 2017, la ‘DSNC’: un’organizzazione di eventi di cui Antonio ricopre tuttora la figura di Art Director. Insieme ai suoi soci si pone l’obbiettivo di organizzare eventi che non siano solo riguardanti la musica o le arti figurative ma che miscelino diversi generi, valorizzandone l’essenza nell’intreccio. 

Nel 2019 Antonio, AGF per gli amici, si trasferisce a Milano per studiare presso l’Istituto Italiano di Fotografia, dove gli si spalancano le porte al mondo della moda e inizia a collaborare con brand influenti non solo italiani, ma anche inglesi e tedeschi. 

Purtroppo da lì a poco, Antonio come tutti i creativi si ritroverà bloccato fra le mura di casa a causa dello scoppio pandemico. È durante questo periodo di sedentarietà forzata che nasce ‘P.C.S.S’.

Pablo Picasso, ‘L’Hétaire’, 1901.
Antonio Giancaspro, ‘P.C.S.S’, 2020.

Era Aprile 2020 ed Antonio, chiuso nella sua casa in Puglia da ormai più di un mese, voleva descrivere questo periodo scattando delle foto che si ispirassero ad importanti immagini storiche. Per farlo ha scelto l’artista Pablo Picasso, che ha sempre considerato un genio, sia per la sua arte, sia per il merito di aver creato uno dei movimenti artistici a cui si sente più legato.

I colori sono l’elemento attraverso il quale l’artista ha voluto trasmettere la sua interpretazione del lockdown: sovrapposizioni di bianco per rappresentare tutti i pensieri che durante quei mesi di chiusura si confondevano l’uno con l’altro lasciandoci sempre senza una risposta concreta. Ne emerge così un immagine asettica che prende forma seguendo la riproduzione moderna di opere come “I due saltimbanchi” e “Metamorfosi”.

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Mastria Francesca nasce nell'aprile del 2000 a Modena, con un'innata passione per la scrittura in tutte le sue forme. Attualmente iscritta alla facoltà di Antropologia presso l'università di Bologna, scrive per Not Yet dal luglio 2021 e da giugno 2023 collabora anche con "Il Resto del Carlino" di Modena. Dalla fortissima empatia prende a cuore persone e situazioni, ed il suo desiderio è quello di trasmettere a più lettori possibili tutta la bellezza del mondo, tramite la magia del racconto.

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